Assenteismo Governativo alla Commemorazione di Steccato di Cutro: Il Silenzio delle Istituzioni

Nel giorno della commemorazione della tragedia avvenuta a Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023, la Calabria si è sentita dimenticata dal Governo.

Mentre sulla spiaggia di Steccato di Cutro un centinaio di persone si riuniva per ricordare il naufragio del caicco Summer Love, che un anno prima aveva causato la morte di 94 persone, di cui 35 minori, l’assenza di un adeguato supporto da parte delle istituzioni ha gettato un’ombra di amarezza su un momento già intriso di dolore e ricordo, amplificando il senso di solitudine e isolamento

La mancanza di attenzione da parte del governo ha reso ancora più tangibile il senso di abbandono che molte comunità calabresi sentono quotidianamente.

Nessun rappresentante istituzionale si è fatto vedere agli eventi commemorativi, ad eccezione di una breve visita lampo del ministro degli Interni Matteo Piantedosi, venerdì scorso!

Visita, questa, priva di preavviso che si è limitata alla presenza delle sole autorità, senza alcun incontro ufficiale con i familiari delle vittime o con i sopravvissuti.

Nel fitto tessuto delle manifestazioni che hanno segnato la commemorazione della tragedia di Steccato di Cutro, una presenza ha risaltato per la sua determinazione e la sua richiesta di verità e giustizia: il Partito Democratico. Al corteo tenutosi a Crotone si è unita la segretaria del Pd, Elly Schlein, insieme a una piccola delegazione del partito che comprendeva figure di spicco come Marta Bonafoni, Pierfrancesco Majorino, Pietro Bartolo e Laura Boldrini.

Elly Schlein, con voce ferma e decisa, ha sollevato una serie di interrogativi che rimangono ancora senza risposta: “Come è stato possibile che queste 94 persone siano annegate nonostante le segnalazioni? Come è stato possibile vedere 34 bambini annegare? Come è stato possibile che non siano stati dispiegati i mezzi più adeguati per salvarli?”.

Le sue parole, cariche di indignazione e di volontà di giustizia, hanno trovato un’eco particolare nell’incontro con Jamshidi Gulaqa, rifugiato politico afghano, il quale ha perso il cugino, la moglie e le due figlie nel naufragio. Rivolgendosi a lui, Elly Schlein ha promesso che il Partito Democratico non si fermerà nel chiedere verità e giustizia per tutte le vittime, comprese le persone care di Gulaqa.

Questo incontro è stato più di una semplice dimostrazione di solidarietà. È stato un momento di impegno concreto e di rinnovata determinazione nel perseguire la verità e nell’assicurare che tragedie come quella di Steccato di Cutro non vengano dimenticate né lasciate impunite. Il Partito Democratico si è posto come voce delle vittime e dei loro familiari, ribadendo l’impegno nel portare avanti la battaglia per la giustizia e per un futuro in cui simili tragedie possano essere prevenute e combattute con determinazione e coerenza.

La Calabria, terra spesso trascurata e dimenticata, ha dimostrato ancora una volta la sua solidità e la sua capacità di unirsi in momenti di difficoltà.

Nonostante l’assenza di un sostegno adeguato da parte del governo, la comunità di Steccato di Cutro ha voluto onorare la memoria delle vittime, ribadendo il proprio impegno nel non dimenticare quanto accaduto e nel continuare a lottare, per una maggiore attenzione alle questioni legate alla sicurezza marittima e all’assistenza ai migranti.

É ora che il governo presti la giusta attenzione a queste comunità, riconoscendo il loro valore e fornendo loro il supporto necessario per affrontare le sfide quotidiane.

La Calabria non può più essere lasciata sola a fronteggiare le proprie difficoltà, soprattutto nei momenti di dolore e ricordo come quello vissuto sulla spiaggia di Steccato di Cutro.

La portavoce della “Rete 26 febbraio”, Manuelita Scigliano, ha espresso con fermezza la delusione dei 52 familiari e sopravvissuti presenti, provenienti da ogni parte d’Europa. Queste persone, che hanno affrontato lunghi viaggi per essere presenti alla commemorazione, si sono visti completamente ignorati dalle istituzioni, senza alcuna forma di accoglienza o sostegno. È stato grazie all’iniziativa delle associazioni che sono stati portati sul luogo del ricordo, senza alcun invito formale da parte delle istituzioni.

La portavoce ha sottolineato il fallimento delle promesse fatte dall’esecutivo Meloni, evidenziando il disinteresse e l’abbandono che le famiglie delle vittime e i sopravvissuti hanno dovuto affrontare. Le parole vuote e le promesse non mantenute hanno lasciato un amaro retrogusto nelle bocche di coloro che cercavano conforto e sostegno in un momento così difficile.

Questa assenza di rappresentanza governativa, non solo ha ferito le persone direttamente coinvolte nella tragedia, ma ha anche segnato un’ulteriore sconfitta per la dignità e il rispetto che dovrebbero essere garantiti a tutte le vittime di una tragedia così devastante.

È essenziale che le istituzioni prendano atto di questo fallimento e si impegnino seriamente a garantire il supporto e il sostegno necessari a coloro che continuano a lottare per giustizia e memoria.

Antonio Loiacono

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