ASP DI COSENZA: NUOVO ATTO AZIENDALE PER UNA SANITÀ PIÙ EFFICIENTE E VICINA AI CITTADINI

UN PIANO TRA AMBIZIONI E SFIDE

Antonio Loiacono

Il dado è tratto! L’Atto aziendale dell’ASP di Cosenza “dimesso” nella giornata del 27 novembre, rappresenta un tentativo di ordine e rilancio in un contesto sanitario fortemente provato da anni di inefficienze e cattiva gestione. Un piano che mira a riorganizzare servizi, risorse e priorità, restituendo ai cittadini del Cosentino speranze di assistenza sanitaria di qualità. Tuttavia, la strada verso questa trasformazione è tutt’altro che priva di ostacoli.

Il percorso di approvazione dell’Atto aziendale si è mosso tra le resistenze di sindacati e veti incrociati tra i territori, dove le logiche campanilistiche spesso si scontrano con le esigenze di un’ottimizzazione razionale delle risorse. Il documento, infatti, dovrà trovare un delicato equilibrio tra centralizzazione e decentramento, garantendo che tutti i presidi e le aree del vasto territorio cosentino possano beneficiare di un miglioramento reale e omogeneo dei servizi.

Tra i segnali di rinascita più evidenti, la “rivoluzione ideologica” portata avanti dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha avuto un impatto significativo anche sull’ASP di Cosenza.

Di particolare rilevanza è stato il reclutamento di medici provenienti da Cuba, un’operazione tanto innovativa quanto necessaria in una regione dove la carenza di personale sanitario è cronica. Questo sforzo di internazionalizzazione del reclutamento ha permesso di garantire una continuità assistenziale e di iniziare a colmare vuoti che, in passato, avevano messo in ginocchio interi settori della sanità locale.

Una delle svolte più significative introdotte da Occhiuto è l’apertura del corso di Medicina presso l’Unical, un evento che ha rappresentato una vera e propria rivoluzione per il territorio. La collaborazione tra il mondo accademico ed il sistema sanitario ha già iniziato a dare frutti, come dimostra l’impatto positivo sulla gestione dell’Ospedale dell’“Annunziata” e, più in generale, dell’ASP.

Questo binomio tra formazione e sanità non solo contribuisce a rafforzare le competenze locali, ma rappresenta anche un investimento strategico a lungo termine per il reclutamento e la fidelizzazione di giovani professionisti calabresi.

Segnali positivi arrivano anche dai reparti di Chirurgia dell’ASP, guidati da professionisti di spicco come Sebastiano Vaccarisi a Corigliano Rossano e Simone Squillante a Paola. Questi esempi dimostrano come una leadership competente e determinata possa invertire la rotta, offrendo cure di alta qualità anche in contesti periferici.

I segnali di risveglio nelle chirurgie di Corigliano Rossano e Paola rappresentano esempi concreti di come una guida valida e una visione strategica possano invertire la tendenza in tali contesti sanitari. I progressi nell’offerta di prestazioni di qualità, grazie a team medici preparati e all’impegno costante, sono un elemento di fiducia per i cittadini nonché un segnale che la sanità cosentina sta lavorando per colmare le disuguaglianze territoriali.

Parallelamente, lo sviluppo della telemedicina, specialmente nel settore della cardiologia, si configura come un passo innovativo per garantire accesso tempestivo e continuativo alle cure, superando le barriere geografiche che da sempre affliggono le aree più isolate. Questa iniziativa, se attuata su larga scala, potrebbe rivoluzionare l’interazione tra pazienti e medici, offrendo una sanità più vicina, digitale ed efficiente.

L’Atto aziendale, quindi, pur muovendosi in un contesto di difficoltà significative, mostra una visione orientata al futuro, puntando su strumenti innovativi ed interventi mirati per rispondere alle necessità della popolazione. La capacità dell’Asp di costruire rapporti solidi con il personale sanitario e con le comunità locali sarà cruciale per ristabilire la fiducia in un sistema che per troppo tempo ha deluso le aspettative.

La giornata del 27 novembre 2024 segna un momento simbolico e operativo per l’azienda sanitaria, indicando un percorso di rinnovamento che trova una delle sue massime espressioni nella riapertura degli ospedali di Praia a Mare, Trebisacce e Cariati. Questi presidi, ripristinati sotto la guida del presidente Roberto Occhiuto, rappresentano una risposta concreta alle richieste di assistenza sanitaria delle comunità locali, rafforzando l’obiettivo di una presenza capillare e inclusiva sul territorio.

Nonostante i segnali di risveglio, l’ASP di Cosenza si trova ancora davanti a sfide enormi. Il reclutamento di medici per la continuità assistenziale, la medicina generale e il 118 sono operazioni cruciali che dovranno essere supportate da un piano di incentivi e da una strategia di lungo termine per evitare fughe di personale verso altre regioni o paesi. Inoltre, la sostenibilità finanziaria dell’intero sistema rimane un tema centrale. La sanità calabrese non può più permettersi di rimanere schiacciata sotto il peso del debito e delle inefficienze burocratiche.

Se il piano aziendale riuscirà a mantenere questa linea di intervento, l’ASP di Cosenza potrà non solo risolvere parte delle criticità storiche del sistema, ma anche porsi come esempio virtuoso per l’intero sistema sanitario calabrese, orientando la sanità pubblica verso una dimensione più moderna, equa e affidabile.

 

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