AGRICOLTURA, LA SIBARITIDE AL TAVOLO TECNICO

AGRICOLTURA, LA SIBARITIDE AL TAVOLO TECNICO CAPUTO: INSIEME ALLA PIANA DI GIOIA TAURO COMMERCIALIZZAZIONE, CONFRONTARSI CON ALTRE ESPERIENZE DICHIARAZIONE On. GIUSEPPE CAPUTO Reggio Calabria, Giovedì 16 Dicembre 2010 – «Non possiamo che salutare con soddisfazione l’avvio, sancito nei giorni scorsi dalla Giunta Regionale, di un Piano di sviluppo agricolo innovativo per la Piana di Gioia Tauro, con particolare riferimento all’agrumicoltura ed all’olivicoltura. L’intenzione, condivisa dal Presidente SCOPELLITI e dall’Assessore all’Agricoltura TREMATERRA, di mettere in atto con celerità un tavolo tecnico compartecipato, tra tecnici ed esperti in materia più soggetti operanti nel territorio, sposa un metodo che è quello giusto. E cioè quello di governare le emergenze per risolvere le criticità, senza soluzioni tampone, ma per tempo ed attraverso l’ascolto e la conoscenza approfondita delle questioni e delle zone interessate. Con questo spirito ed in questa condivisione di metodi e di obiettivi, ritengo che l’ottima iniziativa del tavolo tecnico, conoscitivo e progettuale, debba essere allargato, con gli stessi contenuti e con le stesse finalità, anche alla Piana di Sibari. In termini quali-quantitativi di produzione sia agrumicola che olivicola, la Sibaritide rappresenta infatti uno dei motori dell’economia calabrese per questo comparto e, senza dubbio, uno dei pilastri della stessa immagine e dell’identità calabrese in Italia ed all’estero, soprattutto per le produzioni d’eccellenza. Probabilmente sono diverse le specifiche criticità rilevate e rilevabili nei due sistemi produttivi delle due importanti pianure, di Gioia Tauro e della Sibaritide. E tuttavia, anche al di là delle differenze di estensione, di sistema e di quantità prodotte e commercializzate nelle due diverse aree produttive calabresi, è però pacifico considerare comune ed unico, per entrambe le macro-zone, l’obiettivo di una nuova programmazione di interventi mirati a migliorare radicalmente l’assetto produttivo e la commercializzazione, tanto industriale che per filiera corta. Tanto per gli agrumi, quanto per l’olio, è infatti necessario e strategico, per il prodotto Calabria nel suo complesso, introdurre elementi indispensabili di innovazione, in termini tecnologici, di rete commerciale, di marketing e di associazionismo per la qualità, capaci di far segnare un punto di non ritorno su questa straordinaria potenzialità produttiva fino ad oggi purtroppo ancorata a dinamiche e metodologie che, di fatto, ne hanno sancito il deprezzamento e l’isolamento dai mercati. Tanto la Piana di Gioia Tauro, quanto la Sibaritide, entrambe imperniate anche sull’agricoltura, hanno bisogno di conquistare competitività sui mercati, attraverso un radicale mutamento d’orizzonte culturale che parta da tre aspetti irrinunciabili: 1) la promozione, in Calabria ed all’esterno, di marchi unici e riconosciuti per le produzioni tipiche finalizzate a sollecitare il consumo di prodotti regionali; 2) un coordinamento regionale delle politiche di marketing del prodotto strettamente connesse alle strategie di marketing del territorio; 3) una campagna di ascolto e confronto, costante e calendarizzato tra istituzioni, operatori ed associazioni di categoria regionali da una parte e, dall’altra, esperti, responsabili, istituzioni ed associazioni operanti in altre regioni italiane, per consolidare un confronto proficuo con esperienze consolidate e di successo, sia in termini di produzione e lavorazione che di commercializzazione, immaginando percorsi nuovi rispetto agli attuali, già praticati con profitto in altre aree del Paese

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