Flavio Stasi in audizione alla IV Commissione Regionale per il riordino dei rifiuti.

Dopo essere stato audito nella Commissione Regionale Contro la ‘Ndrangheta sempre a proposito delle collusioni tra sistema regionale dei rifiuti e criminalità organizzata, un esponente dei comitati dello Ionio cosentino parteciperà ai lavori della IV commissione regionale che si sta occupando, in questi giorni, della legge di riordino del servizio rifiuti. Flavio Stasi, componente del Comitato in Difesa di Bucita e del Territorio ed attivo nel movimento contro la discarica di Scala Coeli porterà la posizione del Coordinamento Regionale per la Legge Rifiuti Zero, la proposta di legge nazionale che si ispira ai modelli funzionanti e vincenti di molte regioni e città del mondo, tra cui la metropoli di San Francisco (California – USA) che vanta un sistema di rifiuti virtuoso nonostante una densità demografica altissima. La commissione, presieduta da Gianluca Gallo, si sta occupando della riorganizzazione del piano dei rifiuti regionali dopo la chiusura del Commissariamento all’Emergenza Ambientale ed ha già ospitato l’Assessore Regionale all’Ambiente Franco Pugliano, il quale è stato negli ultimi anni anche sub-commissario all’emergenza ambientale, e l’ing. Bruno Gualtieri, dirigente del Dipartimento Politiche per l’Ambiente. Le linee guida emanate dall’Assessorato ed approvate dalla Giunta Regionale hanno già subito numerose critiche in quanto ricalcano il modello del Piano dei Rifiuti attuale, emanato da un Commissario nel 2007, sia in termini di gestione della raccolta che in termini di impiantistica di trattamento, mentre da più parti le associazioni a difesa del territorio e le associazioni ambientaliste hanno chiesto discontinuità e la realizzazione di un sistema differente basato sul riciclo, sul riutilizzo e sulla decentralizzazione amministrativa. Questa audizione, richiesta ed ottenuta dal coordinamento, rientra nel tentativo di interlocuzione con le istituzioni regionali per correggere ed evitare di ripetere oggi gli stessi errori del passato, errori che hanno permesso di rendere la Calabria ultima per raccolta differenziata in Italia e tra i primi posti per reati ambientali accertati relativi allo smaltimento di rifiuti. Oltre al Coordinamento per la Legge Rifiuti Zero ed alla Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”, saranno ascoltate Legambiente, le tre sigle sindacali confederali, Confcooperative, Lega delle Cooperative e Legautonomie. Coordinamento Calabrese Rifiuti Zero

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