
ROSSANO (Cs) Mercoledì 7 Novembre 2012 Abusivismo edilizio, prosegue lopera di demolizione sul demanio pubblico, grazie allimpegno della Procura della Repubblica e di tutte le forze di polizia. Una sinergia importante, rafforzata dallazione preziosa ed efficace messa in campo anche dal Comando della Polizia Municipale. Ad esternare la soddisfazione dellEsecutivo, per i risultati che si stanno ottenendo è il Sindaco Giuseppe ANTONIOTTI che sottolinea, tra laltro, la continuità con lazione dei governi di centro destra che avviarono, storicamente, la massiccia bonifica del litorale rossanese. Si sta proseguendo dichiara il Primo Cittadino in quella che è lopera di demolizione dei fabbricati abusivi sul demanio pubblico. Si sta continuando a restituire alla collettività spazi e paesaggi che devono tornare ad impreziosire il complessivo patrimonio ambientale e identitario cittadino. Il rispetto diffuso della legalità, come valore fondante e condiviso, e come premessa dellunico sviluppo sostenibile al quale poter ambire nei prossimi anni, è priorità pedagogica prima ancora che repressiva. In questa sfida continua che è anzi tutto culturale, la collaborazione tra tutte le forze dellordine e le istituzioni è preziosa e strategica. A tutte le forze di polizia che hanno preso parte a questa nuova ed importante iniziativa va il sostegno dellAmministrazione. A partire dalla Procura della Repubblica di Rossano, diretta da Leonardo Leone DE CASTRIS; allArma dei Carabinieri, ai funzionari dellufficio tecnico comunale, ai Vigili del Fuoco del locale distaccamento. Un intenso lavoro conclude ANTONIOTTI è stato compiuto soprattutto dagli agenti della Polizia Municipale che hanno avviato tutte le procedure necessarie affinché il decreto di esecuzione di demolizione venisse rispettato e portato a termine. Nell’importante lavoro compiuto sinergicamente da tutte le forze dellordine aggiunge l’assessore alla sicurezza e alla polizia municipale Giuseppe SIFONETTI il contributo degli agenti della PM è stato di fondamentale importanza, soprattutto per l’incessante opera di sollecitazione esercitata sui soggetti esecutati, che hanno provveduto ad eseguire direttamente i lavori così come prevedeva il provvedimento.
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