A Umbriatico svelati i misteri della Sindone e delle Sacre Spine

Presentato il libro dello studioso pugliese Michele Loconsole. “Tenere viva la tradizione sia dal punto di vista spirituale che da quello culturale e identitario”

Alla presenza di un considerevole pubblico, presso la biblioteca comunale di Umbriatico, si è svolta la presentazione del libro “Il Telo e la Spina, due Reliquie a confronto” edito da Progedit. Evento organizzato dall’Amministrazione Comunale di Umbriatico e dai Padri Passionisti supportati dall’ufficio comunicazione del Comune nell’ambito del percorso passiologico che porterà fino al 25 marzo, giornata della Santa Spina. L’autore del libro, studioso delle Reliquie maggiori della Passione di Gesù, è Michele Loconsole, barese, docente di Religione cattolica e dottore in Sacra Teologia Ecumenica. Il testo presenta la plurisecolare storia e le più aggiornate ricerche scientifiche sulla Sacra Sindone di Torino e sulla Corona di Spine di Cristo. Due Reliquie che presentano non pochi punti di confronto tra loro, tanto da dare vita ad uno studio comparato e interdisciplinare. Dopo i saluti del sindaco, Rosario Pasquale Abenante, ha relazionato brevemente sull’argomento del libro Padre Peppe Pane, passionista della Parrocchia di Sant’Antonio di Cirò Marina, esprimendo il suo punto di vista prima di dare la parola all’autore.

Loconsole ha presentato, con l’ausilio di immagini e aneddoti significativi, l’antica e misteriosa storia della Sindone, integrata dalle più aggiornate ricerche scientifiche in merito, e la corona di spine di Cristo. Pare accertato che la corona di spine non era una semplice corona circolare, ma piuttosto un casco con spine di varie lunghezze. Loconsole per approfondire la veridicità delle reliquie ha descritto con efficacia tutti i risultati che sono stati dimostrati, a partire dagli studi sui pollini e sul sangue, presenti sulle due Reliquie. L’autore inoltre si è poi soffermato a parlare dell’avvenimento storico-temporale verificatosi nel 2016: la coincidenza del Venerdì Santo in data 25 marzo 2016, con la festa dell’Annunciazione, data del concepimento di Gesù. Tale sovrapposizione o concomitanza liturgica accade due volte ogni cento anni. La precedente si è verificata nel 2005, la successiva a quella del 2016 si verificherà nel 2157. Ad Umbriatico, lo scorso anno, verificatosi il prodigio della Santa Spina, testimoni oculari hanno notato e registrato la presenza di macchie rosse sulla superficie della spina. Loconsole, complimentandosi con il sindaco e gli organizzatori, ha sottolineato l’importanza di conoscere, capire e comprendere questi fenomeni, ma soprattutto tramandarli di generazione in generazione.

“Questi fenomeni si verificano due volte ogni 100 anni, perciò bisogna tenere viva la tradizione sia dal punto di vista spirituale che da quello culturale e identitario”. Loconsole infatti afferma che “nei secoli passati, molti sacerdoti in buona fede, non avevano il rapporto con la tradizione, perciò le reliquie sono finite nei musei, nelle sacrestie e negli armadi, quindi anche se il prodigio è accaduto, non se n’è accorto nessuno”. Completa l’opera dell’autore una mappa dei principali luoghi di culto dove sono venerate le più note Sacre Spine d’Italia, tra cui quella di Petilia Policastro. Rimane fuori da tale mappa la Sacra Spina di Umbriatico poiché, a detta di Loconsole, povera di documentazione. Lo stesso autore, però, si è impegnato ad approfondire gli studi ed a ricercare eventuali fonti a cui attingere per la prossima edizione del libro, in cui la reliquia di Umbriatico avrà sicuramente lo spazio che merita. Loconsole e il pubblico hanno poi fatto visita alla Basilica di San Donato, che custodisce la reliquia, alla Cripta e al Museo allestito nel centro storico.

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