A SARACENA SCUOLA DI FUNGHI

A SARACENA SCUOLA DI FUNGHI TANTI PARTECIPANTI ALLA GIORNATA MICOLOGICA NOVACCO RIFERIMENTO PER AMANTI MONTAGNA SARACENA (CS) Lunedì 25 Ottobre 2010 – Ripartono a Novacco le giornate micologiche e, con loro, continua, stagione dopo stagione e con rinnovata convinzione, quel percorso di promozione, valorizzazione e fruizione del patrimonio montano sul quale l’amministrazione guidata da Mario Albino GAGLIARDI investe tempo, passione, energie, risorse e competenze. Avvicinare i cittadini e gli ospiti del territorio ma anche di altre regioni alla cultura della montagna, al valore della sostenibilità ambientale, al piacere di godere di paesaggi unici, alla conoscenza dei prodotti del bosco, funghi in primis. L’obiettivo condiviso dalla squadra di governo cittadino, rappresentata ieri dal sindaco insieme agli assessori MONTISARCHIO e RADESCA, ed insieme allo staff dell’ufficio turistico comunale, può dirsi raggiunto nella prima di una serie di appuntamenti che proseguiranno nelle prossime domeniche. A riempire di sostanza l’iniziativa, che si ripete ormai da qualche anno, il comune ha messo a disposizione dei numerosi partecipanti, giunti anche dalla Puglia, il prof. Antonio CONTIN famoso esperto micologo e la guida ufficiale del parco del Pollino Carmelo PIZZUTI. Nella mattinata si sono svolte le escursioni micologiche guidate nel pianoro di Novacco. Nel primo pomeriggio, tutti a lezione dal Prof. CONTIN sia per entrare nell’universo delle oltre 3000 specie di funghi rinvenibili, insieme ai tartufi, in Calabria, sia soprattutto per capire in effetti quali funghi, tra quelli raccolti nei propri panieri, potevano essere salvati oppure no, in quanto non commestibili, tossici o addirittura velenosi. Dalle modalità di raccolta del fungo alla più generale tutela del paesaggio e della natura, attraverso domande, filmati ed un vivace confronto tra partecipanti ed esperti, ospitato nell’accogliente centro turistico comunale con l’assistenza preziosa dello staff del “Ritrovo del monarca”, la sfida culturale della Città del moscato passito, di fare della montagna una leva strategica di marketing territoriale e di sviluppo credibile perché endogeno, segna un altro punto a suo favore.

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