A Cariati la sfida tra chef all’insegna delle tradizioni culinarie locali: Estate 2019?

l’evento potrebbe magnificare e valorizzare nel tempo la filiera degli eccellenti ingredienti su base locale

C’è un dato di fatto incontrovertibile da dieci anni a questa parte per chi viene in vacanza a Cariati e di cui mi rallegro e complimento con gli addetti ai lavori.

Un aspetto positivo che va messo in luce e valorizzato nel modo giusto e necessario, favorendo sempre più nuovi e ambiti passi in avanti.

Se ne saranno accorti tanti turisti ma anche persone del posto, abituali frequentatori di ristoranti e pizzerie che riscuotono sempre più successo nel corso delle settimane estive e che restano aperti anche nel resto dell’anno.

La qualità della ristorazione locale è molto migliorata dal punto di vista dei sapori, della varietà dell’offerta e anche sul piano del rapporto qualità/prezzo.

Inizia a intravedersi un pensiero importante che nulla é lasciato al caso, chi di più e chi di meno.

Si inizia, quindi, a guardare al particolare pur di accontentare il cliente e stare al passo della sana competizione.

Allora perché non lanciare per l’estate 2019 una sfida ai fornelli tra chef che prestano servizio in loco?

Una competizione culinaria – si potrebbe pensare a un numero zero come edizione – che abbia come tema di gara, ad esempio, alcune ricette di piatti tipici della tradizione locale.

A esprimere il giudizio finale una giuria composta da addetti ai lavori e comuni avventori.

L’iniziativa potrebbe nascere, tuttavia, con l’obiettivo di avvicinare i clienti all’educazione e al consumo sostenibile, evitando il più possibile gli sprechi.

Un progetto che parli di rispetto per gli alimenti, anche quando li consideriamo ormai inutilizzabili.

Infine, l’evento potrebbe magnificare e valorizzare nel tempo la filiera degli eccellenti ingredienti su base locale, preziosi componenti di una cucina di qualità.

Ecco spiegato il motivo per cui sarebbe il sistema Paese nella sua complessità e interezza a poter beneficiare di un’idea simile.

Chi fa il primo passo?

Nicola Campoli

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