“TERRA VETERJ”. STORIA E MODERNITÀ DI UN PICCOLO CENTRO CALABRESE

Cariati e Terravecchia unite dalla storia, da intensi rapporti e dal comune paesaggio naturale, culturale e umano. Lo dimostra Mauro Santoro nel suo libro “Terra Veterj. La comunità jonica di Terravecchia tra memoria storica e modernità”, da poco pubblicato dalla casa editrice cosentina Progetto 2000. Il volume è stato presentato dalla scrittrice Assunta Scorpiniti e da Rocco Taliano Grasso, poeta e scrittore, in una bella serata estiva, nel cuore del piccolo centro collinare, pochi giorni dopo il caffè letterario tenutosi a Cariati, a cui hanno preso parte, oltre lo stesso Santoro, l’editore Demetrio Guzzardi, il sindaco Filippo Sero, il parroco di Umbriatico don Laurent Mbale Imani. Nella caratteristica Piazza del Popolo di Terravecchia, dove svetta l’olmo secolare simbolo dell’identità locale (è uno degli “alberi della libertà” innalzati con la rivoluzione partenopea del 1799), si sono ritrovati cittadini, amministratori, molti terravecchiesi emigrati, ma legatissimi alle loro radici. Nel dialogo della scrittrice con l’autore, il tema delle radici è stato affrontato come ricchezza di un popolo che la storia ha portato continuamente a confrontarsi con altre realtà, prima per la necessità di rompere l’isolamento, poi nella ricerca di altre opportunità attraverso una massiccia emigrazione nelle Americhe, in Germania e nel Nord Italia. Non è mancato il riferimento all’attualità dei piccoli centri, colpiti dallo spopolamento e a rischio di scomparire e che, in periodo di crisi e di revisione della spesa pubblica, faticano a mantenere la loro dignità civile e istituzionale. Il professor Rocco Taliano Grasso, ha sottolineato l’importanza dell’opera di Santoro e di coloro che lavorano per diffondere la conoscenza dell’identità e della storia locale, che dovrebbero essere studiate con attenzione nelle scuole, insieme, o forse prima, della grande storia italiana. Assunta Scorpiniti ha, infine, rilevato la qualità del volume oltre i contenuti, per “l’equilibrio e la scrittura agevole che non cede ad enfasi di campanile, né a un eccesso di critiche o valutazioni”; l’autore, ha detto, si limita alla ricostruzione storica, avvalorata dall’analisi di un vasto repertorio di documenti e, nel contempo, propone un interessante racconto di carattere antropologico, scaturito dalle tante testimonianze raccolte. Mauro Santoro, che è anche il sindaco di Terravecchia, ha dedicato molte opere alla sua comunità che, grazie a lui, ha potuto avere una storia scritta. La serata si è conclusa con molte manifestazioni di apprezzamento da parte del pubblico intervenuto, che ha seguito l’evento con grande attenzione e partecipazione emotiva.

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