Vibrate proteste a Cariati per il ridimensionamento del laboratorio analisi dell’ospedale.

L’ex ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati è ormai in una fase terminale, come quel malato per il quale non esistono più speranze, a cui basta poco per non esistere più. Le aspettative per l’ex Vittorio Cosentino c’erano e come! Alla chiusura dei reparti per acuti sembrava che si andasse almeno verso un potenziamento o almeno in una maggiore qualificazione dei servizi diagnostici, indispensabili per una popolazione che non deve vedersi costretta a spostarsi per ogni cosa, ma molto utile all’organizzazione sanitaria dell’ex ASL n.3 per non intasare i centri diagnostici dell’ospedale “Giannattasio” di Rossano. Si deve dedurre che a qualche grosso esponente politico o dirigenziale,si chiedono in molti, a cui la pianificazione evidentemente non interessa molto, non la pensa così.Nel laboratorio analisi di Cariati, già fortemente depotenziato, è stato disposto l’interruzione degli esami di microbiologia ed ormonali (tiroide-markers epatite). Alcuni numeri aiutano meglio a focalizzare la grave e delicata problematica. Negli ultimi dodici mesi due tecnici ed un medico sono stati trasferiti a Rossano: attualmente in carica nel laboratorio di Cariati ci sono due tecnici e due medici che garantiscono tutto il lavoro di routine e tutte le urgenze. L’attività annua del laboratorio, statistiche alla mano, è di 420 mila esami all’anno,servendo la popolazione di Cariati e del suo hinterland con otto centri prelievi distribuiti nei diversi paesi del circondario. A Rossano, invece,le unità sono 15 in totale, di cui 10 tecnici e 5 medici.Gli esami annui, sempre statistiche alla mano, sono 770 mila. E’ chiaro a questo punto, la forte discordanza nelle risorse impiegate. Forse ci si sta, si chiedono in molti, abituando con fatale rassegnazione all’idea che a Cariati nella struttura dell’ex ospedale Vittorio Cosentino, non rimarrà più nulla? Sono molti i cittadini che cominciano a farsi i conti e a chiedersi il perché di queste drastiche decisioni e soprattutto su quanto si ritiene di risparmiare togliendo servizi così importanti ed essenziali alla popolazione di Cariati e dell’entroterra. A Cariati e nel territorio antistante tutti sono convinti che forse il gioco non vale la candela e che il servizio tolto vale per la popolazione di Cariati e del suo hinterland molto di più dei pochi spiccioli, perché di questo si tratta, risparmiati. Qualcuno può dare una risposta?

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