COMUNICATO STAMPA N.297/2020
Il Commissario alla Sanità convocato per martedì 7 aprile
COSENZA – Giovedì, 1 Aprile 2021 – «In Commissione sanità chiederemo al Commissario Longo di fare luce sulla somministrazione di quasi 70mila dosi di vaccino archiviate alla voce “Altri”. Anche perché ammesso che in questa categoria fossero inserite le categorie fragili vorremmo capire qual è il criterio di scelta delle stesse. Atteso che, almeno nel territorio dell’Asp di Cosenza, in questo momento ci sono cittadini ultra 65enni con patologie gravi che ancora non riescono nemmeno a prenotarsi».
È quanto dichiara il presidente del Gruppo UDC in Consiglio regionale e componente della Commissione consiliare sulla Sanità, Giuseppe Graziano, che Mercoledì 7 Aprile 2021 parteciperà alla seduta dell’organo di controllo alla quale è stato invitato in audizione anche il Commissario ad acta per la sanità in Calabria, Guido Longo.
«C’è un dato che stona – aggiunge Graziano – e che anche autorevoli agenzie di informazione regionali hanno messo in risalto nelle ultime ore: in Calabria, la categoria “Altri”, all’interno del Piano vaccinale, fa registrare un incremento di oltre il 10% rispetto alla media nazionale. Dunque, è lecito chiedersi a chi siano finite davvero parte di queste 70mila dosi finora somministrate. Assodato che una parte siano state inoculate alle categorie fragili, l’altra parte a chi è andata a finire? Anche perché pare ci sia stato un incremento vertiginoso nelle ultime settimane di iscrizioni ad associazioni di volontariato parasanitarie che consentirebbero il pass al vaccino. Chiederò delucidazioni di questo al Commissario Longo che per il prossimo mercoledì 7 aprile è stato convocato in Commissione Sanità anche per dare migliori e più dettagliate delucidazioni sul piano vaccinale. Questa non è la caccia ai furbetti, questa diventa una controversia per l’equità sociale. In Calabria ancora oggi continuano a finire in terapia intensiva e a morire persone che se avessero ricevuto un vaccino non avrebbero dovuto affrontare il Golgota del Covid. È una responsabilità morale ancor prima che politica e non possiamo rimanere silenti».
©CMPAGENCY
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