È passato un anno dalla prematura e tragica morte di Davide Astori capitano della Fiorentina.
Un’assenza che fa ancora tanto rumore e che ha lasciato senza parole il mondo del calcio e tutti gli appassionati tifosi.
Davide era una persona speciale che nel corso della sua carriera si è fatto apprezzare per la sua umanità e sincerità, facendo dei valori di vita la sua bandiera e un modo per differenziarsi dal mondo che lo circondava.
Non si é mai preso troppo sul serio, restando una persona con i piedi per terra e sempre pronto a guardare la vita con semplicità.
Un ragazzo qualunque che giocava a pallone, che amava giocare a pallone e che aveva ben presente che fosse solo un gioco per divertirsi.
Ieri il campione viola è stato ricordato con dei lunghi applausi sui campi di calcio di serie A al minuto 13 del primo tempo, come il numero della maglietta che ha portato sulle spalle per tante partite.
Per una volta i tifosi delle diverse squadre della massima serie del calcio italiano si sono sentiti più vicini e legati tra di loro a un calciatore che non va dimenticato, per quanto ha saputo insegnare nella sua seppure non lunga carriera sportiva.
Nicola Campoli
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