TRIDICO: UN NUOVO PIANO MARSHALL PER L’EUROPA TRA CONTRADDIZIONI E NECESSITÀ DI RIFORMA

Pasquale Tridico

Antonio Loiacono

Pasquale Tridico ha, poche ore fa, espresso una critica incisiva nei confronti delle politiche economiche europee e del ruolo di Mario Draghi, ex Presidente del Consiglio italiano, mettendo in luce le contraddizioni tra il passato ed il presente del pensiero economico dominante in Europa. In particolare, Tridico ha sottolineato la necessità di una riforma profonda del Patto di Stabilità, ritenuto incompatibile con gli investimenti strategici indispensabili per affrontare le sfide attuali, come la transizione verde e l’innovazione tecnologica. Questa incompatibilità, secondo l’europarlamentare, rende urgente una riforma strutturale delle politiche economiche europee, affinché si possa promuovere una crescita più inclusiva e sostenibile.

Un aspetto cruciale della critica di Tridico riguarda le politiche neoliberiste che hanno dominato la scena europea negli ultimi decenni. A suo avviso, tali politiche hanno privilegiato il rigore fiscale a discapito del benessere socio-economico a lungo termine, alimentando un’insoddisfazione crescente tra i cittadini europei. Questa situazione suggerisce che l’Europa debba rivedere le proprie priorità, abbandonando l’austerità per adottare un approccio più equo ed inclusivo, capace di rispondere alle esigenze reali della popolazione.

Il presidente della sottocommissione per le questioni Fiscali del Parlamento europeo, pone inoltre l’accento sulla necessità di una leadership più responsabile ed orientata al futuro, richiamando l’esempio di Giuseppe Conte ed il suo ruolo decisivo nel negoziato del Next Generation EU. In questo contesto, sottolinea l’importanza di una classe dirigente capace di garantire soluzioni sostenibili e di lungo termine per l’Europa, mettendo da parte compromessi ed interessi di breve periodo.

Sul fronte della pace e della sicurezza, Tridico assume una posizione chiara contro l’escalation militare, proponendo invece un approccio più diplomatico e cooperativo. Questa visione, che rifiuta il ricorso alle armi come soluzione primaria, è particolarmente rilevante nel contesto della crisi ucraina, dove le tensioni crescenti richiedono strategie di dialogo piuttosto che ulteriori interventi armati. Egli suggerisce che l’Europa, per preservare la propria stabilità e promuovere una pace duratura, debba adottare politiche che favoriscano la cooperazione internazionale e la diplomazia.

L’intervento sul delicato momento politico-economico del pentastellato europeo, Pasquale Tridico, rappresenta un forte invito a ripensare le politiche economiche e sociali dell’Unione Europea, ponendo l’accento sull’importanza di una leadership autentica e responsabile, capace di rispondere alle sfide contemporanee con una visione strategica che promuova equità e giustizia sociale. Le sue parole sottolineano la necessità urgente di un cambiamento profondo per garantire la stabilità e la coesione dell’Europa in un momento di crisi globale.

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