
Dopo lumiliazione di uningiusta soppressione del nostro Tribunale, non siamo disposti a subire ulteriori angherie. Nei giorni scorsi, così come prevede una comunicazione inoltrata dal capo del dipartimento dellorganizzazione giudiziaria Luigi BIRRITTERI a tutti i responsabili delle sedi accorpanti, i massimi rappresentanti della sede giudiziaria di Castrovillari avrebbero dovuto avere lobbligo di contattare il Comune di Rossano e chiedere la disponibilità allutilizzo dellimmobile di Piazza S. Stefano per proseguire le attività giudiziarie. Un passaggio che è stato inspiegabilmente omesso ed al quale abbiamo comunque sopperito, esprimendo, entro il termine previsto di OGGI SABATO 7 SETTEMBRE 2013 il parere favorevole allimpiego dei locali. La misura è colma e non sopporteremo oltremodo sberleffi e sopraffazioni. Se qualcuno ha intenzione di innescare meccanismi sibillini, mirati ad aizzare alla rivolta civile un territorio di oltre 130mila abitanti, sia consapevole di assumersene ogni responsabilità. Noi continueremo a rispondere a queste provocazioni con lonore di una civiltà millenaria, nel pieno rispetto delle leggi e delle regole. È quanto dichiara il Sindaco ANTONIOTTI che stamani (sabato 7) ha preso parte allassemblea condivisa con tutti i venti sindaci del territorio ricadente nella giurisdizione del tribunale di Rossano, riunitasi sotto i portici del Palazzo di Giustizia, per pianificare le azioni di lotta civile da intraprendere a seguito del decreto beffa alla firma del ministro CANCELLIERI. Allincontro, coordinato dal presidente del Consiglio comunale di Rossano, Vincenzo SCARCELLO, oltre ai primi cittadini, hanno partecipato anche i consiglieri regionali Giuseppe CAPUTO e Nicola ADAMO, i consiglieri provinciali Mario MELFI e Giovanni PIRILLO, i massimi rappresentanti territoriali e regionali dei Sindacati autonomi e Confederati, il presidente del comitato civico Sei da Salvare Rossano, Maurizio MINNICELLI ed il presidente dellordine degli avvocati Serafino TRENTO. E proprio a termine dellincontro, nel quale è stata programmata la grande manifestazione di protesta del prossimo MARTEDÌ 10 SETTEMBRE, il sindaco Giuseppe ANTONIOTTI è venuto a conoscenza dellennesimo colpo di mano come definito dal Primo Cittadino ai danni di Rossano e del comprensorio. Poi sventato grazie alla perizia degli staff forense e amministrativo rossanesi. Forse dichiara il Sindaco qualcuno ha la coscienza sporca. Altrimenti non si spiegherebbero sotterfugi e ipocrisie a danno del nostro Tribunale e di questo territorio. Noi non molliamo prosegue ANTONIOTTI perché, sono convinto, che se Rossano, lArea urbana, la Sibaritide e i territori della Sila Greca e dellArberia riusciranno a tenere duro in questo delicato momento, sapranno andare fino in fondo a questa battaglia civile per laffermazione di un diritto sacrosanto per i nostri cittadini. Ecco perché hanno deciso di mandare anzitempo la ditta dei trasporti per il trasloco del tribunale, ecco perché oggi hanno tenuto nascosto un atto ufficiale del Ministero. Ci opporremo con ogni mezzo legale conclude – a chi vuole depauperare ingiustamente questarea della Calabria. Nel frattempo lassemblea odierna ha deliberato la realizzazione di una grande iniziativa di mobilitazione territoriale. MARTEDÌ 10 SETTEMBRE alle ORE 16.00, tutte le venti municipali ricadenti nella giurisdizione giudiziaria di Rosano si metteranno a capo di un corteo pubblico che avrà inizio nel piazzale antistante la Villa comunale DE FALCO, allo Scalo, e terminerà in serata nei pressi della nuova rotatoria stradale di contrada Frasso, sulla Statale 106. Alla manifestazione sono stati invitati a partecipare anche larcivescovo Santo MARCIANÒ, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario OLIVERIO ed il presidente della Giunta Regionale, Giuseppe SCOPELLITI. LAUSPICIO È CHE ANCHE LA POPOLAZIONE POSSA PARTECIPARE IN MASSA PER FAR SENTIRE FORTE IL PROPRIO SDEGNO.
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