
di Pietro Santoro
L’esigenza di intraprendere un’iniziativa del genere, nasce dal disagio e dell’abbandono istituzionale della sanità nel nostro territorio. Abbiamo avviato il progetto con la collaborazione dell’associazione sportiva dei ragazzi Terravecchiesi, con il sostegno della parrocchia e di don Enzo; con l’unico scopo di dotare il nostro comune di queste macchine salva vita.
Per poter utilizzare al meglio e nel giusto modo questi strumenti, abbiamo preventivamente frequentato un corso BLS-D, che ci ha abilitato all’utilizzo e preparati a poter affrontare, correttamente, quelle situazione in cui si renda necessario l’utilizzo del defibrillatore. Proprio nel frequentare questo corso, abbiamo capito, ancora meglio, l’importanza di dotarsi di uno o più apparecchi.
Abbiamo valutato che sarebbero stati soldi ben spesi, e quindi abbiamo avviato la raccolta fondi, rivolgendoci ai Terravecchiesi che vivono in paese (ormai meno di 400) poi a quelli che vivono fuori, poi ad amici di altri comuni. Grazie alla grande collaborazione di tutti, abbiamo superato anche le più rosee aspettative, acquistando addirittura 3 defibrillatori con relative teche, 1 pallone ambu, mascherine, forbici e rasoi.
Domenica 8 Aprile, al rientro della processione della nostra madonna del Carmine, il parroco ha benedetto i defibrillatori che verranno, al più presto, collocati in paese, nei luoghi che riterremo più idonei al posizionamento.
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