SLOW FOOD,A ROSSANO NASCE 7 CONDOTTA

ROSSANO (CS), Venerdì 21 Settembre 2012 – Restituire dignità culturale al cibo e al vino; contribuire al rafforzamento dei legami dei produttori alimentari di qualità con i loro territori promuovendone l’assunzione a ruolo di beni culturali; educare alla cultura alimentare e verso il diritto al piacere ed al gusto soprattutto le nuove generazioni; contribuire alla cultura della salute come bene collettivo e pubblico, da difendere e proteggere anche con l’adozione di stili alimentari e di vita equilibrati e orientati alla qualità, alla diversità ed alla moderazione. Stop agli sprechi. Sì al cibo di qualità. Ecco la sfida del CONVIVIUM (o condotta) SLOW FOOD POLLINO-SIBARITIDE, che si costituirà, ufficialmente domani, SABATO 22 SETTEMBRE, a ROSSANO, presso la TENUTA CIMINATA GRECO. – Qui si terranno assemblea ed elezione comitato e fiduciario. Tra i partecipanti, anche il Presidente regionale di SLOW FOOD Prof. Nicola FIORITA. – Le condotte SLOW FOOD in Calabria, con questo nuovo sodalizio, diventano 7. Dalla sardella al moscato passito, dalle lenticchie ai piselli, dalle clementine al pane, dalla liquirizia al limone. Dal punto di vista delle produzioni e dei prodotti del terroir, l’ambito territoriale di riferimento del nuovo CONVIVIUM si può considerare uno fra i più importanti e diversificati della provincia di Cosenza e della Calabria. Senza contare la varietà paesaggistica e morfologica (dalla Valle del Colagnati al Parco del Pollino, dalla Secca di Amendolara al Pianoro di Novacco, dall’Incavallicata alla Valle del Garga), e, quindi, le risorse naturalistiche, artigianali, enogastronomiche, in una parola identitarie, unitamente al patrimonio storico, architettonico, archeologico e culturale (dal Codex Rossanensis al Castello Ducale di Corigliano, dal Parco e Museo archeologici di Sibari ad Altomonte, dall’Elefante di Pietra di Campana a Morano). La grande area di competenza del nuovo Convivium, che parte con oltre 50 soci, è perimetrabile da Mormanno a Terravecchia, dai confini lucani a quelli con il cirotano, da Longobucco a Civita, da Cerchiara a Castrovillari, da Oriolo a Spezzano Albanese. Gli obiettivi sono diversi, ma la sfida sottesa è una. Ed è anzi tutto tipo culturale. Riuscire, cioè, a far dialogare, attraverso l’attenzione e l’attrazione al terroir, comunità, città e territori spesso percepitisi distanti perché non comunicanti tra loro, causa retaggi ancestrali, cliché d’importazione, tabù fuori tempo o semplicemente per inerzie o diffidenze reciproche, incrostatesi nel tempo. LA SIBARITIDE ED IL POLLINO, possono finalmente giocare, una partita, se non forse la partita più utile in termini di rilancio complessivo e, quindi, di emancipazione matura da quello che, soprattutto nella contingente crisi internazionale ed a queste latitudini, si tende a far passare sovente come un condiviso ed immutabile destino larvale. Lenticchie di MORMANNO (prodotto di qualità a rischio estinzione) e Moscato Passito di SARACENA (vino passito ottenuto esclusivamente dalle uve provenienti da zone di produzione censite e da vigneti composti nell’ambito aziendale da vitigni Moscato, Guarnaccia e Malvasia Bianca). Tra le priorità del costituendo Convivium “POLLINO – SIBARITIDE” vi è la salvaguardia, il consolidamento e la comunicazione diffusa dei due presidi SLOW FOOD esistenti ed il cui prestigio acquisito è considerato dote preziosa della neo Condotta. Non mancherà comunque la promozione e l’emersione di nuovi prodotti del terroir che possano assurgere a nuovi ed ulteriori presidi Slow Food capaci, in definitiva, di preservare e valorizzare l’identità storico-culturale dell’intera area di riferimento, avviando una riflessione storica e tecnica importante su ruolo, effetti, presente e futuro dell’agroindustria, in modo particolare nella Piana di Sibari, zona notoriamente a spiccata vocazione agrumicola.

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