SIBARI, L’IMPEGNO DELLA REGIONE CALABRIA

“Il 2013 e’ stato l’anno della riapertura della casa dei bronzi del Museo di Reggio di Reggio Calabria, il 2014 sara’ quello del rilancio di Sibari”. In questo modo, l’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha introdotto la conferenza stampa sul parco archeologico di Sibari, facendo il punto sulla situazione insieme al Direttore della Sovrintendenza Regionale dei Beni Culturali Francesco Prosperetti e al Sovrintendente Regionale dei Beni Archeologici Simonetta Bonomi. Caligiuri ha evidenziato il dialogo costante tra Regione Calabria e Direzione regionale dei Beni Culturali, che ha portato a risultati importanti, come la riapertura del Museo di Reggio, la redazione dei Piani Regionali dei Beni Culturali e l’accordo di valorizzazione, primo in Italia in attuazione del Codice dei Beni Culturali. Caligiuri ha ricordato le tappe dell’impegno per Sibari da parte della Regione, evidenziando come ben prima dell’inondazione del gennaio dell’anno scorso siano stati programmati interventi sia per la valorizzazione che per la sicurezza degli argini del fiume Crati. L’Assessore, che ha ricordato la sua costante presenza sul sito, ha poi ricostruito le varie tappe che hanno portato alla situazione odierna, ricordando i contatti continui con i vari ministri e sottosegretari, con la societa’ Invitalia e l’Anas, oltre che l’impegno della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni. Riassumendo, Caligiuri ha ricordato che sono in corso quattro diversi interventi: l’ulteriore finanziamento di risorse reperite dal Ministero per la rimozione dei fanghi, l’espletamento delle gare d’appalto per la riqualificazione e valorizzazione del parco archeologico con i fondi del Piano di Azione e Coesione messi a disposizione dalla Regione, gli interventi compensativi dell’ANAS e la messa in sicurezza degli argini. Il Direttore Prosperetti ha illustrato, insieme alla Sovrintendente Bonomi, le sette gare di appalto in corso per un totale di 18 milioni di euro, la prima delle quali, di 2 milioni di euro, riguarda appunto la rimozione del fango e la ristrutturazione dei mosaici. Prosperetti ha anche evidenziato gli interventi ministeriali e le opere dell’Anas. Queste ultime consentiranno -secondo Bonomi – la ripresa sistematica degli scavi archeologici di uno dei siti più interessanti d’Europa.

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