Si conclude il 2012 e per il Comune di Cariati è stato certamente un anno “orribile”

Si conclude il 2012 e per il Comune di Cariati è stato certamente un anno “orribile”:poche luci e molte ombre.Anzi,dal buio delle strade senza luminarie,fino ai cumuli di immondizie ad ogni angolo di strada e intorno ai cassonetti strapieni,dalle strade dissestate e sconnesse fino al completo abbandono di alcune zone,l’immagine del paese non è quello di un centro premiato con la Bandiera blù,ma piuttosto l’emblema di un luogo in declino e allo stremo delle forze.Non sarà tutta colpa dell’Amministrazione comunale,stressata dai continui tagli ministeriali,che hanno reso impossibile gestire la cosa pubblica,come avviene in tanti altri comuni della Penisola,ma pesanti responsabilità vengono attribuite dalle opposizioni agli attuali amministratori,che hanno confezionato alcune “perle”,dovute ad errori contabili,apparse quasi cercati o voluti.E’ stato così per il “Mercato Ittico”,il cui bando di gara revocato,ha provocato una sequela di ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato da parte delle ditte concorrenti e la cui conclusione costerà cara al Comune,che dovrà sobbarcarsi ad esborsi certamente non necessari.E’ stato così per Palazzo Chiriaci,posto sotto sequestro preventivo dall’autorità giudiziaria,per verificare l’attendibilità della denuncia di aver pagato la ditta appaltatrice ad ultimazione dei lavori,che,però,non erano terminati.A far precipitare nel baratro le finanze comunali,comunque,è stato il caso SO.GE.FIL,che ha gestito per tre anni la riscossione dei tributi comunali.Alla consegna dei ruoli comunali dei tributi di ben otto milioni di euro,la SO.GE.FIL ha risposto con una corresponsione saltuaria ed episodica di 3 milioni e 900 mila euro,senza giusti care il mancato versamento al Comune di oltre quattro milioni di euro,che sono stati richiesti alla società di riscossione con un atto ingiuntivo,che verrà esaminato il 4 febbraio 2013 dal Tribunale di Cosenza.Intanto la Sogefili ha avviato procedura di fallimento,licenziando i suoi 31 dipendenti e lasciando in panne il Comune di Cariati,che non ha potuto pagare puntualmente i suoi impiegati,non ha pagato le fatture dei fornitori e i servizi resi dall’ENEL,dalla SORICAL,dalle ditte di raccolta dei rifiuti urbani.Una boccata di ossigeno è venuta dall’IMU,aumentata di ben due punti(dal 7,6 al 9,6) sulle seconde case e si spera che una maggiore entrata dovrebbe provenire dalla bolletta dell’acqua,dai passi carrabili e dalla vendita del atrimonio immobiliare del Comune.Tutto ciò potrà bastare per mantenere in piedi una Amministrazione comunale,eletta nel 2011 e che dovrebbe durare fino al 2016?

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