SEQUESTRATI 164 CHILOGRAMMI DI NOVELLAME DI SARDA

Nell’ambito di un’operazione di polizia marittima condotta dalla Capitaneria di porto di Crotone congiuntamente all’Ufficio Locale Marittimo di Cirò Marina, sia lungo il litorale di competenza che nelle vie cittadine, è stato portato a termine un sequestro di circa 164 kg di novellame di sardina nei Comuni di Isola di Capo Rizzuto e Cirò Marina. Nella mattinata di ieri, lungo le vie cittadine del comune di Cirò Marina, è stato rintracciato un soggetto, successivamente deferito alla competente A.G., che deteneva circa 10kg di sarda sottomisura ai fini della vendita. Accertato l’illecito penale, i militari dell’Ufficio di Cirò Marina procedevano a sequestrare il prodotto ittico e a contestare al venditore abusivo l’illecito penale commesso, ovvero detenere prodotto ittico di taglia inferiore alla taglia minima in violazione della normativa in vigore. Poco dopo, intorno alle ore 13.30 circa, nel corso di un’attività di vigilanza e controllo lungo il litorale di competenza, precisamente in località Praialonga del comune di Isola di Capo Rizzuto, i militari della Capitaneria di porto di Crotone rintracciavano un’imbarcazione da diporto sottocosta intenta a pescare con una rete, attrezzo da pesca non consentito ai diportisti. I militari, rintracciando in zona anche un furgone sospetto, decidevano di intervenire. Giunti sul posto gli stessi ispezionavano il mezzo, rinvenendo all’interno 22 cassette di polistirolo contenenti circa 154 kg di sarda sottomisura, immediatamente poste sotto sequestro al fine di evitare che il reato potesse essere portato ad ulteriori conseguenze, essendo, tra l’altro, anche prevista dalla normativa vigente, quale pena accessoria, la confisca del pescato. Si riusciva a rintracciare il detentore del prodotto ittico, il quale, dopo esser stato identificato, veniva deferito alla competente Autorità Giudiziaria. I chilogrammi di novellame sequestrato sono stati quantificati in circa 164 (centosessataquattro) chilogrammi in totale che, sul mercato nero, avrebbero fruttato circa 2.000 (duemila) euro. Si evidenzia, soprattutto per quanto riguarda il consumatore finale, che l’attuale normativa vigente sanziona non soltanto la cattura ma anche il semplice trasporto e detenzione del cosiddetto “bianchetto”. Pertanto, l’acquisto da parte dei consumatori di prodotti ittici provenienti da tali forme di pesca illecita è penalmente perseguibile.

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