SCORRETTA GESTIONE CONSIGLIO REGIONALE: UNA BABELE

I lavori del consiglio regionale dovrebbero essere improntati a maggiore ordine e rispetto delle procedure. Non è tollerabile che, così come accaduto nella seduta odierna, venga interrotto bruscamente il dibattito in corso sull’emergenza rifiuti e venga quindi arbitrariamente dichiarata chiusa la seduta senza alcuna motivazione da parte del vice presidente NICOLÒ. Non vi è stata nessuna correttezza nella decisione comunicata dal vicepresidente NICOLÒ e che mi ha di fatto impedito di intervenire in aula, così come avevo preventivamente chiesto. Ciò che è ancora più incomprensibile è che, dopo le relazioni dell’assessore all’ambiente PUGLIANO e del presidente della quarta commissione ambiente GALLO, il vicepresidente NICOLÒ abbia comunque fatto intervenire il collega SCALZO del PD, precludendo questa possibilità al sottoscritto. Non possono essere gestiti in tale maniera i lavori consiliari, nel caos,nella confusione e nelle babele alla quale si è assistito oggi. Non è questa la fotografia degna e dignitosa di quella che è la massima istituzione calabrese. La conduzione odierna del consiglio regionale non ha nulla da invidiare alla conduzione di una qualsiasi assemblea condominiale. Tanto premesso e che non mancherò di stigmatizzare al prossimo consiglio regionale, entrando nel merito della questione sulla quale avrei voluto e dovuto intervenire, va ribadito, al di là delle analisi e della individuazione delle responsabilità degli ultimi 16 anni, che i calabresi oggi hanno il diritto di sapere quali sono le scelte che intendiamo assumere nella fase post commissariale. Ci si deve assumere la responsabilità di chiarire con estrema urgenza come si intende affrontare, dopo l’emergenza, l’inversione di rotta in tema di raccolta smaltimento e trasformazione dei rifiuti in risorsa. Abbiamo il dovere di indicare su quale strada muoverci, quali interventi adottare, quali infrastrutture realizzare, attraverso il potenziamento principalmente della raccolta differenziata e la realizzazione di impianti di smaltimento che possano conferire poi gli scarti in discarica. Senza questa chiarezza, per altro ribadita dall’assessore PUGLIANO, se non saranno definitivamente banditi attendismi e indecisioni, purtroppo non si andrà da nessuna parte.

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