ELEZIONI, DIFFICILE UN CAMBIAMENTO IN ITALIA

Elezioni, meglio evitare illusioni. La politica, tutta e per vizio ormai incancrenitosi, non si cura delle nuove generazioni. Al di là dei governi che si succedono, soprattutto su questo aspetto, quella politica è una vera e propria casta, di tipo culturale. Non è colpa dei partiti in sé, il malessere è ormai generale, diffuso e trasversale. Il non investimento nei giovani fa parte ormai della mentalità del nostro Paese. Difficile cambiare passo. La reazione dei giovani? Dubito della loro reale capacità di cambiamento nell’ipotesi di un loro ingresso nelle istituzioni. È più facile allinearsi alla casta. La disoccupazione? Dipende anche dalla poca motivazione dei giovani. Un consiglio: esperienza all’estero. Sono, questi, i punti salienti dell’articolata intervista a Melisa CORRIGAN, direttore Sales & Marketing di RYANAIR, andata in onda lo scorso 9 gennaio su RAI TRE nell’ambito della trasmissione QUESTA È LA MIA VITA diretta da Dario MOLFETTA e Mario POETA. L’intervista è ancora disponibile su RAI.TV al link http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#ch=3&day=2013-01-09&v=167553&vd=2013-01-09&vc=3. Chi è Melisa CORRIGAN? È nata 31 anni fa a Trevi (PG); vive oggi a Dublino, ed è Sales marketing manager per la compagnia area irlandese, per l’Italia, la Croazia, la Grecia, la Romania e Cipro. Ha trovato lavoro via web. Ha frequentato il liceo classico, è laureata in Relazioni Pubbliche e Pubblicità all’Università IULM di Milano, ha conseguito un master in marketing e comunicazione presso l’Università Bocconi di Milano. Stage e collaborazioni, durante gli studi, diverse. Nel suo DNA non mancano il senso del dovere british del padre ed il femminismo della madre che l’ha sempre incoraggiata verso l’autonomia economica. La famiglia ha influito discretamente, ma positivamente sia negli studi che nella scelta professionale. A 18 anni sognava di diventare manager di una multinazionale. E così è stato; oggi è giusto due posizioni sotto l’Amministratore Delegato della RYNAIR Michael O’LEARY. Se fosse rimasta in Italia, vicina agli affetti, lei, giovane e donna, una carriera del genere se la sarebbe potuta solo sognare. Preoccupata della precarietà del lavoro, mai. Il lavoro – è questa la sua filosofia di vita – te lo devi conquistare! Il suo futuro? Non lo vede in Ryanair. Questo è un trampolino. Se ritornerà in Italia, lo farà alle sue condizioni. (da aprile 2012 lavora a Roma per O.R.P – Vatican come Public Affairs & Project Management Consultant. Ha lasciato RYNAIR a marzo). Contratto a tempo indeterminato a 29 anni e salario almeno il doppio rispetto a quello italiano. Cose, queste, che nel suo Paese avrebbe potuto sperare di avere, al massimo, a 48 anni e con molta fortuna. In Italia le donne sono lontane anni luce da uno stipendio alto e le condizioni contrattuali ed economiche sono disarmanti. È critica la CORRIGAN con la politica italiana che – dice nell’intervista – non si occupa abbastanza dei giovani; ma non risparmia nemmeno questi ultimi che non si rendono conto, abbastanza, del mercato del lavoro improvvisando colloqui all’estero senza saper parlare una sillaba di inglese. Se i giovani subentrassero ora ai governanti della politica? Per il marketing manager della Ryanair si allineerebbero alla casta. Il problema è culturale, di mentalità. Non se ne esce. O forse sì, ma solo se si cambia rotta. Più esperienze all’estero, conoscenza delle lingue e maggiore consapevolezza del fatto che le persone non vivono più nel proprio paese ma nel mondo. Ecco la ricetta.

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