SCORPINITI ALLA FIERA DEL LIBRO DI TORINO COMPLIMENTI DELLAMMINISTRAZIONE COMUNALE LA SCRITTRICE: PIÙ IDENTITÀ = PIÙ COSCIENZA CIVILE CARIATI (CS), Sabato 15 Maggio 2010 La scrittrice e ricercatrice Assunta SCORPINITI rappresenta lidentità cariatese e mediterranea alla Fiera del Libro di Torino in corso in questi giorni. Nella giornata di ieri (Venerdì 14) si è svolta, con successo, la presentazione, presso lo stand istituzionale della Regione Calabria, del suo libro Sette storie sulla scala di seta. Tra i numerosi ospiti, editori e giovani scrittori calabresi, anche Fulvio MAZZA giornalista e Direttore di Botteghe Editoriali che ha moderato liniziativa e don Piero PONTIERI, giornalista e scrittore. Alla brava Scrittrice cariatese lAmministrazione Comunale rivolge pubblicamente le proprie felicitazioni ed i rinnovati complimenti per limpegno culturale di qualità, per il contributo alla scoperta ed alla comunicazione della memoria condivisa cariatese e meridionale, per i continui successi ed apprezzamenti prestigiosi che giungono allindirizzo della famosa concittadina e che, attraverso le sue ricerche ed i suoi scritti, coinvolgono la stessa immagine, la storia la memoria e lidentità di Cariati in Italia e nel mondo. Il libro Sette storie sulla scala di seta, edito da Editoriale Progetto 2000 di Demetrio GUZZARDI è stato scelto e incastonato ad hoc nella cornice dellEdizione 2010 dellimportante evento fieristico, il cui tema di questanno è quello della memoria svelata. Della SCORPINITI sono stati apprezzati non soltanto la vibrante passione per la terra calabrese, ma anche le spiccate doti di scrittrice, da un punto di vista squisitamente narrativo oltre che di ricercatrice impegnata sui fenomeni e parabole antropologiche. Il recupero della memoria ha dichiarato lAutrice serve oggi soprattutto come stimolo forte allacquisizione di maggiore coscienza nelle nuove generazioni. Il paradosso dellera dellinformazione globale è proprio lincombenza quotidiana, su ognuno, di interrogativi, spesso e purtroppo senza facile risposta, su chi siamo. Riappropriarsi della propria identità, storica e antropologica, anche attraverso la scrittura per la ricerca, serve a consolidare, in ultima analisi, anche la nostra coscienza civile.
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