Scoperto a Sibari un santuario di 4500 mq del 50 d.c.

Un santuario di 4500 metri quadrati, costruito intorno al 50 dopo Cristo e dedicato a Iside e Serapide, è stato scoperto dagli scavi condotti dal professor Emanuele Greco, direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene, e dalla sua équipe nel sito archeologico di “Casa Bianca” a Sibari. Lo stesso sito nel quale è stato rinvenuto il “toro cozzante”, oggi simbolo archeologico della Calabria. Quello che meraviglia, a parte la grandezza del rinvenimento, è che il santuario è stato costruito verso il 50 d.C., all’epoca dell’imperatore Claudio, è che scavando in profondità, sotto l’edificio romano è stato trovato uno di età augustea, poi uno precedente di epoca turina. Lo spazio è suddiviso in tre grossi lotti. In quello centrale vi è il Santuario vero e proprio. A est del santuario c’è l’edificio in “opus reticulatum” con la piscina e con l’albergo per i pellegrini. A ovest del portico c’è un cortile aperto e dentro questo cortile c’è un tempietto Il santuario romano, costruito intorno al 50 d.C., è stato distrutto, o meglio fortemente danneggiato da un terremoto verso il 150/160 d.C. Dopo il sisma il sito ha iniziato a conoscere una lunga, lenta decadenza finché, due o tre secoli dopo, è stato completamente abbandonato e sommerso dalle esondazioni del Crati. L’auspicio è che le istituzioni preposte pensino alla salvaguardia e valorizzazione dell’area archeologica di inestimabile valore.

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