Nell’ultimo consiglio regionale, prima del rinvio del punto sull’emergenza rifiuti, Gallo relazionava: ” Nel mio territorio, quello del Basso Ionio, privati hanno investito per realizzare una discarica in quel di Scala Coeli. Ci sono problematiche di carattere generale o di carattere particolare e, però, laltro giorno i sindaci di quellarea sono andati per le strade ad occupare la Strada Statale 106. Qualcuno di quei sindaci qualche mese fa si era schierato apertamente contro la realizzazione e la messa in esercizio di quella discarica. Ecco, credo che a questo punto serva senso di responsabilità e che su questi argomenti, su queste problematiche si cominci a discutere a viso aperto e si cominci, soprattutto, ad avere una sensibilità diversa.” L’on. Gallo dovrebbe informarsi bene prima di prendere queste assurde posizioni ed occuparsi, se possibile, degli argomenti che conosce, ed essendo anche consigliere regionale, in ultimo, dovrebbe rendersi conto che forzare sulla discarica di Scala Coeli significherebbe in sostanza rendersi chiaramente a favore della perpetrazione di una serie di gravi abusi. Il Consigliere proferisce parola, non per farsi promotore di una programmazione seria per quanto concerne la questione ambientale, bensì per far pressione sull’apertura di una discarica privataspeciale.Questo risulta essere un ulteriore paradosso visto che la costruzione di discariche è un metodo ormai in disuso in altre realtá, non conforme a quanto stabilisce e sostiene in primis la Comunità Europea,con la Regione Calabria che risulta essere la pecora nera e sta giá pagando multe salate e sanzioni per non aver avviato in modo concreto la raccolta differenziata. Invece e’ proprio sul progetto Rifiuti Zero che bisognerebbe premere, ma a quanto pare onorevoli e consiglieri regionali sembrano non recepire il monito che viene lanciato sovente da Bruxelles. Ci dovrebbe spiegare Gallo come mai la Regione Calabria per l’inadempienza nei confronti delle richieste di Bruxelles paga multe salatissime a cospetto di altre realtá regionali? Le dichiarazioni di questi giorni ci lasciano abbastanza perplessi e sconcertati perchè provengono dall’ala istituzionale, proprio da quell’ala che dovrebbe amministrare e tutelare l’hinterland e la collettivitá. Non si può tollerare in nessun modo questo atteggiamento da Crociata che qualche consigliere regionale e qualche sindaco isolato, sta cercando di portare avanti nel tempo, per l’apertura di una discarica privata nata nell’abuso Un appello lo vogliamo nuovamente lanciare a tutti i cittadini, affinché coscienti della situazione, coscienti dell’ emergenza creata ad arte per rifilarci una discarica privata, si uniscano a comitati, associazioni e sindaci del territorio, per contrastare la speculazione privata e per andare a favore di un modello rifiuti pubblico e partecipato. In sintonia, con quanto affermato, resistiamo da chi vuole tutelare lobby e interessi privati, da chi punta sulla disinformazione per far passare come unica soluzione l’apertura di una discarica privata, dove gli abusi e le irregolarità commesse sono percepibili anche da un orbo. E poi come mai l’On Gallo si ricorda solo ora del Basso JONIO Cosentino?Solo per premere sull’apertura di una discarica privata dove pendono una miriade di denunce, dove c’è un atto sospensivo, dove si sono pronunciati in modo negativo diversi dipartimenti provinciali e regionali? Dov’era Gallo quando a questo territorio è stato rubato il diritto alla salute con la soppressione dei presidi ospedalieri di Trebisacce e Cariati? Perché non è intervenuto sulla soppressione del Tribunale di Rossano? Perché non si occupa della situazione dei trasporti? Come mai l’On Gallo si rende partecipe di una Crociata? Si risolve in questo modo l’emergenza rifiuti in Calabria? Ci troviamo dinanzi a una Regione Calabria che non ha proposte serie da avallare per quanto concerne la questione rifiuti e questo lo dimostra anche il fatto che per l’ennesima volta c’è stato il rinvio del Consiglio Regionale con all’ordine del giorno “Emergenza Rifiuti”. Ci vogliono 100 Passi per la Soluzione: 1. Ripubblicizzazione e manutenzione straordinaria degli impianti di trattamento attualmente mal funzionanti e gestiti pedestremente per anni dai privati, in modo da diminuire drasticamente la quantità di rifiuti da conferire in discarica; 2. Gestione dei conferimenti negli attuali siti, opportunamente alleggeriti, senza nuove disastrose soluzioni tampone come nuove discariche; 3. Entro sei mesi mettere nelle condizioni, ed allo stesso tempo obbligare tutti i comuni a fare la raccolta differenziata spinta porta a porta, quindi senza i cassonetti, e avviare la filiera del riciclo e riutilizzo. Movimento Le Lampare
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