SANITÀ, TANTE PERPLESSITÀ SUL PIANO DI RIENTRO

Il Consiglio comunale chiede garanzie sul futuro dello Spoke e una riorganizzazione utile Sanità nella Sibaritide e riorganizzazione dello spoke di Corigliano-Rossano, forte presa di posizione del Consiglio comunale che approva un deliberato che spiana la strada ad ogni utile iniziativa tesa a resistere, in tutte le sedi opportune, anche in quelle giudiziarie, e a contrastare il Piano di rientro delineato dal Commissario. Non solo. Il documento ratificato dall’Assise chiede garanzie chiare ed inequivocabili sulla riaffermazione dei livelli essenziali di assistenza e, non ultimo, sulla permanenza dello Spoke Corigliano-Rossano e sulla distribuzione dei reparti. Bisogna garantire l’accesso al Diritto alla Salute ai cittadini di questo comprensorio. Questo, in attesa della realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide per la realizzazione, ormai non più procrastinabile, dovrà farsi garante il presidente Oliverio. È quanto stabilito dall’Assemblea civica cittadina, convocata dal presidente Vincenzo Scarcello e riunitasi venerdì, 10 ottobre 2015 in seduta straordinaria per discutere delle problematiche della sanità nella Sibaritide anche in vista dell’ormai prossima entrata in vigore del Piano di rientro varato dal Commissario ad acta Massimo Scura e sul quale rimangono numerose perplessità. Il Consiglio comunale chiede garanzie certe sull’efficienza del servizio sanitario. È auspicabile – si legge nel corpo del deliberato scritto a più mani dai gruppi di Maggioranza e Minoranza – una migliore razionalizzazione dell’assetto sanitario, che tenga conto della logistica esistente e dell’attuale organizzazione strutturale, in modo da garantire per gli ospedali di Rossano e Corigliano una permanenza significativa sul territorio. È necessità primaria rivedere l’intero Piano di rientro. Al momento, per far fronte alle tante e denunciate criticità, in relazione anche all’esistenza, all’interno dell’ospedale di Rossano, del Reparto di Anestesia e Rianimazione, sembrerebbe conseguenza logica trasferire all’interno del “Giannettasio” i reparti cosiddetti caldi. E cioè, delle unità operative di Chirurgia e Ginecologia, che per la loro stessa natura necessitano del supporto della Rianimazione, del Centro trasfusionale e dell’Elisoccorso, che sono già operativi presso il presidio ospedaliero cittadino. – Del resto le preoccupazioni del Sindaco e del Consiglio comunale di Corigliano calabro – dice il Deliberato -, seppur astrattamente condivisibili, in concreto non trovano giustificazione, considerata la possibilità di implementazione nell’area medica dell’Ospedale “Compagna” di unità operative quali l’Allergologia, la Pneumologia, la creazione di una Stroke Unit presso il reparto di Neurologia ed il servizio di Endocrinologia con possibilità di esecuzione di Scintigrafia tiroidea. Così da poter consentire da un lato l’erogazione di tutti quei servizi che attualmente mancano sul territorio e, dall’altro, impedire la migrazione sanitaria presso specialisti o centri specialistici fuori dall’ambito della Sibaritide.

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