Il dibattito sui poteri e gli indirizzi della nuova giunta regionale in materia di sanità è in corso, lo prendiamo come un segnale positivo, ma ciò che serve ai calabresi ed in particolare ai cittadini della sibaritide sono interventi immediati sugli ospedali esistenti. Per interventi intendiamo due cose semplici: personale e attrezzature. Ci siamo già abbondantemente espressi su cretinate epocali come la chiusura degli ospedali di Cariati e Trebisacce e sull’idea caputiana di spoke Rossano-Corigliano, che praticamente ci hanno consegnato un solo ospedale al posto di quattro. A questo dovrà pensare la nuova giunta nelle prossime settimane ma ora, in questi giorni se non in queste ore, è necessario intervenire sulle strutture attuali. Il livello di disservizio negli ospedali del territorio è inaccettabile, incivile e disumano. Non ci importa se ci sono sprechi: di certo ci sono e di certo a causarli sono gli stessi che poi accettano di buon grado accorpamenti e chiusure o che causano i gravi casi di malasanità che abbiamo registrato in questi anni. Alla Procura della Repubblica ed agli organi di controllo interni al sistema sanitario l’obbligo di individuare e colpire gli sprechi. A proposito, visto che la Procura della Repubblica e gli organi di controllo sono pagati, non sarebbe il caso di individuare gli sprechi anche lì? L’Europa tanto acclamata da governi nazionali, regionali e locali inorridirebbe entrando in buona parte dei reparti o vedendo in che modo vengono erogati i servizi nei nostri nosocomi: pronto soccorso costretti a ricoverare persone nei corridoi; prenotazioni radiologiche non a settimane ma ad anni, anche in casi dove la celerità determina la vita o la morte delle persone; reparti senza posti letto, senza le attrezzature, senza personale. Non ci importa dove vengono presi i soldi. Quando lo Stato, la Regione o il Comune inviano le cartelle esattoriali, non si preoccupano di dove i cittadini devono prenderli. Di una cosa siamo certi: dal momento che il sistema sanitario ha trovato e continua a trovare milioni di euro per concorsi politicizzati e per pagare affitti faraonici (per esempio il palazzo dell’ASP a Rossano per circa 400 mila euro all’anno), allora è di certo in grado di trovare il denaro necessario per questi interventi che non sono strategici né suscettibili di opinione da parte di questa o quella giunta, di questo o quel dirigente, ma sono necessari per sfiorare appena il livello di civiltà nello ionio cosentino. Inoltre, come abbiamo ribadito nei giorni scorsi, è assolutamente necessario istituire e con efficacia un registro tumori in Calabria che individui diffusione, tipologia e cause della quantità anomala di malattie neoplastiche presenti sul nostro territorio, affinchè si intervenga sia per la cura (ricordiamo che per fare una TAC-PET bisogna andare a Napoli) sia per la prevenzione, quindi per la bonifica ambientale. A proposito di prevenzione sanitaria: sembra che qualche mente brillante dell’amministrazione comunale di Rossano abbia l’intenzione di costruire un inceneritore nella zona. Evitiamo di entrare nel merito tecnico, politico ed economico di questa eventualità per evitare di far fare, ancora una volta, delle pessime figure a chi, purtroppo, ha l’onore di amministrarci. Ci limitiamo a dire: scordatevelo. Movimento TERRA e POPOLO
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