Prendete Eva Klotz e il segretario politico della Lega Nord, Matteo Salvini, e provate a pensare quale possa essere, fra loro, il denominatore comune. A prima vista sembra ovvio: l’odio verso l’Italia. E invece no: il vero denominatore comune di questi due pittoreschi personaggi è di essere compenetrati fino al midollo degli aspetti più gretti e meschini di quell’italianità che tanto dicono di disprezzare.
Matteo Salvini (qualcuno dirà purtroppo) lo conosciamo tutti; ma, si chiederanno i miei ventiquattro lettori: chi è Eva Klotz? Eva Klotz è una signora altoatesina figlia ed erede di Georg, che negli anni ’50 fu autore di attentati terroristici (vi ricordate? i tralicci, i ponti ferroviari…) anti italiani. Affermando che il Sud Tirolo non è Italia, la dolce Eva ha occupato per anni seggi di consigliera provinciale di Bolzano e regionale del Trentino-Alto Adige. E sapete che hanno pensato bene di fare, quei consigli provinciale e regionale? Hanno stabilito delle norme molto pittoresche – e generose – per quanto riguarda il vitalizio dei consiglieri. Sì, il famigerato vitalizio contro il quale si scagliano da tutte le parti i nemici della casta. In Trentino – Alto Adige, oltre che essersi assegnati un vitalizio molto generoso, i consiglieri si sono attribuiti anche la possibilità di farsi liquidare in un colpo solo, anziché versare mensilmente, il capitale equivalente alla cospicua rendita che hanno maturato. Uno dice: Eva Klotz, che odia l’Italia, sicuramente non approva le norme stabilite da organismi politici nei quali, è vero, siede per anni, ma in veste di acerrima nemica di quegli stessi organismi.
E invece la patriota sudtirolese, per quanto odio possa nutrire nei confronti dell’Italia, non ne odia certo i soldini. Ho anzi il sospetto che le leggi regionali riguardanti quel vitalizio le abbia votate pure lei, insieme agli odiati consiglieri italiani; ed ha pure deciso di farselo liquidare tutto in una volta, per la somma di 946.175 Euro, diconsi novecentoquarantaseimilacentosettantacinque. Mica male, no? A chi le ha fatto notare che la cifra pare un un tantino esagerata ha risposto, serafica: “Mi spetta per legge”. E non dimentichiamo le congrue diarie e competenze, prima in lire e poi in euro, che ha incassato durante tutti gli anni che ha passato a gridare che Bolzano appartiene all’Austria.
E passiamo a Matteo Salvini, il grande fustigatore di Roma Ladrona. Vi ricordate? Voleva vedere in galera tutti gli approfittatori, i corrotti, i corruttori e i concussori. A condizione, però, che approfittatori, corrotti, corruttori e concussori vadano in galera se appartengono ad altri partiti. Se appartengono al suo, il suo furore moralizzatore cambia direzione e si rivolge contro i magistrati che, sono parole sue, “sono una schifezza” in quanto hanno osato rinviare a giudizio, in Liguria, un amico suo per la famosa storia dei rimborsi allegri. Chissà che dirà ora che, in Lombardia, hanno addirittura arrestato un fedelissimo di Maroni, già senatore, per tangenti?
In conclusione, Salvini, quello che per anni ha sputato veleno contro l’Italia e tutto ciò che la rappresenta, è arciitaliano quando si tratta di difendere la sua bottega e i garzoni che ci bazzicano dentro: la legge è uguale per tutti, sì, ma per i leghisti la vorrebbe un po’ più uguale che per gli altri.
Possiamo dunque concludere che Frau Klotz e il Sciùr Salvini, che siano patrioti altoatesini o patrioti della Padania, quando si tratta del loro giardinetto diventano improvvisamente italiani, anzi, italianissimi, anzi, napoletani, e più napoletani di Pulcinella.
E intonano il mitico cca nisciuno è fesso.
Giuseppe Riccardo Festa
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