Pugliese: «Sulla S.S. 106 interessante rivoluzione in atto»

È di ieri la nota firmata da Franco Romeo del Coordinamento Ionico per la Statale 106 in cui si “rinnova l’invito alle istituzioni preposte di voler seguire più attentamente del passato le vicende di questa strada, la SS 106, oramai emblema nazionale dei ritardi e dei disagi che affliggono il Meridione, affinché si possa dare un impulso risolutivo al completamento dei lavori in essere, ma anche al finanziamento e all’esecuzione dei vari lotti progettati ma mai appaltati”. Sempre ieri da Lazzaro – in provincia di Reggio Calabria – la nota di Vincenzo Crea Referente unico dell’ANCADIC Onlus e responsabile comitato spontaneo “Torrente Oliveto” (nostro stimatissimo ed illustrissimo componente del gruppo “Basta Vittime della S.S. 106”), pubblicava una nota stampa sul notevole spreco di acqua per consumo umano e potenziale pericolo per la circolazione stradale sulla S.S. 106, esattamente nella corsia Nord al Km. 17+00, bivio per Bocale, a seguito della rottura della condotta idrica. Crea, nella nota di ieri, segnala altre criticità presenti sulla S.S. 106 nel comune di Lazzaro luogo dove sono frequenti incidenti stradali peraltro anche gravi l’ultimo dei quali è avvenuto ieri 16 maggio. Oggi, invece, è la volta di Crotone dove l’indomito Nando Amoruso Presidente del Comitato Vita Pro S.S. 106 ha indetto una manifestazione. Duecento croci di legno in fila sulla statale 106 sul piazzale antistante il monumento ai Fratelli Bandiera per ricordare le vittime su quella che viene ormai descritta come “la strada della morte”. Infine, segnalo la crescita costante del gruppo “Basta Vittime sulla S.S. 106” che ho fondato meno di dieci giorni fa e che oggi grazie agli oltre 30 collaboratori validissimi che mi affiancano ha superato le 8.500 adesioni. Tutto questo concorre a farmi dire con grande commozione e gioia che piano, piano inizia a riaccendersi sulla jonica calabrese una nuova speranza che vede uniti comitati del reggino, del cosentino e del crotonese insieme a molte associazioni nella chiara e ferma volontà di battersi civilmente e seriamente affinché sia riaperta la più grande questione infrastrutturale calabrese legata all’ammodernamento della strada Statale 106 ionica calabrese. Io sono convinto che l’unione delle diverse istanze che convergono nell’unica voce che parla alle istituzioni dello Stato e chiede il diritto sacrosanto alla mobilità in Calabria attraverso la realizzazione di una strada moderna e civile ci permetterà di ottenere a breve dei risultati e considero quanto sta accadendo oggi in Calabria in merito alle questioni riguardanti la S.S. 106 la più interessante rivoluzione in atto della nostra regione. Fabio Pugliese

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