Se dovessi pensare a un titolo, da dare alla mia nota odierna, non avrei alcun dubbio: “Fuori le idee”. Ma non mi accingo. Perché resto vigile e consapevole sui miei già dichiarati limiti a scrivere, figurati se pensassi lontanamente a “titolare” la mia riflessione. Lascio, quindi, a chi é più esperto di me, nonché al Direttore della testata l’amico Cataldo, ogni decisione in merito, che premetto condivido a priori. Tutto nasce dal particolare piacere che ho provato apprendendo dell’incontro, tenutosi l’altro giorno, promosso dal Centro Studi Pier Giorgio Frassati. A riguardo, oltre a leggere la nota a commento, mi sono fatto raccontare come si sono svolti i lavori. Sembra, allora, che qualcosa si muova nella direzione della “bella politica”. Ciò, come abbiamo più volte auspicato e stimolato, da quasi due anni a questa parte, come cariatiNet.it. Ebbene adesso c’é da lavorare sodo, aprendo quanto più possibile il confronto con i cariatesi, vicini, lontani e acquisiti, sul modello cui ambire per la Cariati 2020. Da qui, dovranno emergere le buone idee su cui fondare il risveglio della passione politica che ha l’obbligo di ripartire dal basso, e verso cui tutti sperano si possa confluire. Mi preme fare subito un riflessione sulla forma organizzativa che si ritiene di scegliere per dare un volto al potenziale risveglio di attivismo civico. L’occasione, nata dal Centro Studi Frassati e che deve vedere il coinvolgimento di tutte le forze del territorio, dovrà portare nei prossimi mesi a trovare la strada e la forma per compensare l’ovvietà, che vuole la politica in generale fortemente screditata. La forma prescelta dovrà essere coerente con i contenuti e le idee politiche che vorranno esprimere tutti. Infatti, contenuti e forma sono due risvolti di una stessa medaglia. Se si separano diventano tutt’altra cosa. L’ambizione, quindi, del progetto – impossibile ipotizzarlo sino all’altro giorno – di fronte a una routine politica molto lontana dall’essere a servizio della comunità, deve spingere fortemente e animatamente a costruire la nuova Cariati. Una scommessa che deve entusiasmare coraggiosamente tutti. Mi chiedo. Ma cosa sarebbe il contrario? Nicola Campoli
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