Perché il Sindaco Greco ha ritirato le dimissioni?

Mi appaiono troppo generiche. Non provano per niente ad andare a fondo sul da farsi

Della revoca delle dimissioni del Sindaco Greco, presentate stamattina, non mi convincono le motivazioni, che l’hanno indotta a tornare sui propri passi. 

Mi appaiono troppo generiche. Non provano per niente ad andare a fondo sul da farsi. C’è sempre uno sguardo al passato. Sarebbe il caso di guardare di più al futuro, in termini di programmi e progetti da realizzare 

Dovrebbe, a mio modesto parere, il Primo cittadino spiegare ai cariatesi cosa è cambiato, rispetto a quando ha protocollato la sua decisione che è sembrata all’epoca del tutto irrevocabile. 

Cosa è accaduto in questi venti giorni, al punto da convincere il Sindaco al ritiro sul classico filo di lana? 

Ritirare le dimissioni non può essere semplicemente considerato un atto di natura formale. 

Buttato lì anche in modo un po’ provocatorio, senza per giunta chiarire cosa si vorrà fare di Cariati. 

Al contrario, l’annullamento delle dimissioni deve fondarsi su riflessioni serie e su come fattivamente si intende procedere nell’affrontare i problemi, non pochi, che riguardano la comunità cariatese. 

Possiamo dire che continua a tutti gli effetti, in modo silente, l’esperienza amministrativa Greco. 

Non si comprende per niente con chi parla e si confronta il Sindaco, che per giunta ricordo è sospesa dal Prefetto di Cosenza, in virtù della legge Severino.

Ecco perché credo che al momento la decisione non sia stata opportuna. Presa giusto forse per una ragione di rivalsa. 

Nella vita ci sono dei momenti, invece, nei quali bisogna saper accogliere le sconfitte, facendone un motivo di vanto se si ha la modestia di sapere dove si è sbagliato. 

Fare il Sindaco è un mestiere tra i più complicati, ancora di più di una piccola comunità. Servono doti e qualità particolari. A giusta ragione non è un impegno facile, contritamente a quanto si possa pensare. 

Manca a Cariati da tempo un confronto chiaro e senza politichese con la gente. Così non può andare avanti. Il tempo passa e, ahimè, si fanno solo passi indietro. I danni aumentano e non si riesce a frenare la deriva verso cui sta procedendo Cariati. 

L’attuale posizione non è certo qualcosa che è stata presa per il bene e l’interesse generale di Cariati. Questo è quanto penso e vorrei tanto sbagliarmi, ma non credo che mi sbagli visti i risultati deficitari raccolti in questi anni. 

Nicola Campoli

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