NUCLEARE: VERONESI, ITALIANI BOMBARDATI DA IDEE DISFATTISTE

NUCLEARE: VERONESI, ITALIANI BOMBARDATI DA IDEE DISFATTISTE ONCOLOGO,SONDAGGI MOLTO DIVERSI SE CI FOSSERO CENTRALI IN ITALIA FONTE:ANSA – 18 NOVEMBRE 2010 (ANSA) – MILANO, 18 NOV – Almeno due italiani su tre, secondo i piu’ recenti sondaggi, sarebbero contrari al nucleare. Ma e’ un dato ”non molto affidabile, e irrilevante”, che si invertirebbe di colpo se le centrali fossero gia’ in Italia. A dirlo e’ l’oncologo Umberto Veronesi, neo presidente dell’ Agenzia per la sicurezza sul nucleare, a margine oggi a Milano del lancio della seconda Conferenza mondiale di Science for Peace. Che sempre piu’ italiani rifiutino il nucleare ”puo’ anche essere – ha detto Veronesi – ma i sondaggi non sono molto affidabili: bisogna farli nei Paesi in cui il nucleare gia’ c’e’. Se si facesse un sondaggio in Svizzera, dove ci sono 5 centrali nucleari, si troverebbe il 99% della popolazione favorevole. La Lituania e’ indipendente perche’ ha due centrali, nonostante siano solo 3-4 milioni di abitanti. I sondaggi allora vanno fatti li’, non in Italia, dove siamo ancora sotto l’influenza e il bombardamento di idee disfattiste”. In Svizzera, insiste Veronesi, le 5 centrali sono per circa 8 milioni di abitanti: ”Fate un sondaggio li’ e vedrete che ne sono felicissimi, tanto che ne stanno programmando altre tre”. Infine, per quanto riguarda la possibilita’ ventilata nelle scorse settimane di installare delle centrali nucleari in Lombardia, l’oncologo e’ stato cauto: ”E’ ancora presto per poter dire qualcosa sul tema”. Ha pero’ sottolineato che ”l’indipendenza energetica di un Paese e’ un grande deterrente contro la guerra, perche’ oggi l’energia e’ una necessita’ cosi’ come lo e’ il pane. E il timore di vedersi tagliata l’energia vede Paesi come il nostro, che non hanno risorse energetiche proprie, in una condizione di subordinazione, e si diventa esposti a qualsiasi ricatto. Parlando dell’Italia – ha concluso – compriamo energia nucleare da Francia e Svizzera ma la paghiamo il doppio: ovviamente allora ci conviene farla in casa”. (ANSA).

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