MONDIALMANIA: “MONDIALI GEOPOLITICI”.

di Marco Toccafondi Barni


-La geopolitica arriva al Mundial. E sono sfide che vanno davvero ben oltre al calcio: gli Stati Uniti contro l’ Iran  e Inghilterra – Galles. L’egemone contro uno dei suoi più acerrimi nemici, quello stato per impegnare il quale crearono addirittura Isis, ma anche l’ex impero globale, britannico, contro il suo unico alleato di oggi in un Regno sempre più disunito. Finisce bene, per entrambe le squadre: gli Usa eliminano quella che, almeno per loro, è stata la più improbabile rivoluzione della storia dove, anziché una borghesia liberale, andò al potere une teocrazia. Teheran 1979. Gli inglesi sbattono fuori quel Galles che, a differenza di Scozia e soprattutto Irlanda del Nord, probabilmente rimarrà fedele nei secoli. Senza una Chiesa né una vera autonomia da Londra.

Iran – Stati Uniti = 0 -1 (38° C. Pulisic)

– E’ proprio il giocatore più talentuoso degli Usa, Christian Pulisic, a ribaltare la storia e invertire le sorti delle due nazionali, dopo il precedente dei mondiali francesi nel 1998 che vide cincente l’ Iran. Lo fa grazie a un tapin praticamente sulla linea di porta, imbeccato da un bel cross dello juventino Mckennie con tocco di Dest. Per tutto il resto del match gli USA fanno un ottimo possesso palla e per ampi tratti cercano il raddoppio. Nel secondo tempo l’Iran prova a cambiare il destino e la storia, sfiorando il pari soprattutto nel finale, ma è davvero troppo poco e agli ottavi va questa nazionale veramente interessante. Invece per l’Iran è la fine di un Mondiale con molte polemiche e un paese spaccato.

Galles – Inghilterra = 0 -3 (50° M. Rashford, 51° P. Foden, 68° M. Rashford)

– Sarà un caso, perché il giocatore più talentuoso e famoso nella storia del Galles, dopo ovviamente sua maestà, il leggendario Best, ha disputato una delle sue partite più brutte, tuttavia una volta sostituito lui, Gareth Bale, l’ Inghilterra dilaga. Intendiamoci, il primo tempo era stato comunque dominato dagli inglesi, ma anche finito senza reti. Il pallino del gioco tutto  “Made in England”, ma le reti inviolate. Nella ripresa i talenti inglesi vegono fuori e nel giro di un minuto, rispettivamente con Rashford due volte e Foden, assicurano partita e primo posto nel girone alla nazionale dei 3 leoni, che adesso affronterà il Senegal.

Ecuador – Senegal = 1 – 2 (67° Moisés Caicedo, 44° I. Sarr (R), 70° K. Koulibaly)

– E’ il mondiale degli Dei e quando la magia del calcio chiama loro rispondono. E’ quasi inevitabile. Stavolta è il turno di Koulibaly che, in assenza della stella Mané, era chiamato dalla storia e l’ha fatta, questa benedetta storia, peraltro mostrando un cuore da vero gigante: in conferenza stampa ha ricordato le vittime e la tragedia che ha colpito Ischia dedicando il suo gol. Grazie Kalidou, gigante buono.

Ma c’è anche di più, perché l’ Africa batte un altro segno: il Senegal è infatti la terza nazionale africana a raggiungere la fase a eliminazione diretta in un mondiale. La differenza col pur ottimo Ecuador sta tutta in un unico gol: dopo aver concluso la prima frazione di gioco in vantaggio grazie ad una rete su rigore nella ripresa la “Banda Cissè” subisce la reazione di un Ecuador mai domo e assai talentuoso, che difatti riesce a trovare il gol del momentaneo pareggio con Caceido. I senegalesi, però , si ricordano di essere i campioni d’Africa e dopo appena un minuto si portano nuovamente in vantaggio. Sarà definitivo e sarà la storia dopo la conquista della Coppa d’ Africa contro l’ Egitto.

Olanda – Qatar = 2 -0 ( 26° C. Gakpo, 49° F. de Jong)

– Il primo tempo finisce sul punteggio di 1-0  tra Olanda-Qatar. E’ il solito Gakpo a portare in vantaggio gli “Orange” (il capocannoniere del torneo insieme a quel Enner Valencia che ormai è  definitivamente fuori dai giochi, vista la eliminazione del suo Ecuador) e segnare il gol del vantaggio. Per lui sono già 3 reti in questi Mondiali. L’Olanda domina contro i modesti padroni di casa, che sono veramente poca cosa, quindi Qatar che in tal caso non va ma resta a casa.    Olanda agli ottavi come prima nel girone. Incontrerà i sorprendenti e ostici Stati Uniti.

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