MONDIALMANIA : “GRANDINATA DI GOL SUI MONDIALI, L’AFRICA RIALZA LA TESTA E AL TORNEO SI PARLA PORTOGHESE”.

DI MARCO TOCCAFONDI BARNI

– Grandinano  gol su un Mondiale che parla portoghese, con le qualificazioni in anticipo di Brasile e Portogallo.

Sono partite veramente belle, soprattutto quelle a  inizio giornata. Dapprima con il pareggio tra Camerun e Serbia, bellissimo, poi con la vittoria meritata del Ghana sulla Corea del Sud. Due partite che confermano come il continente africano, che dà quasi la metà dei calciatori ai club europei (siamo ormai oltre il 40% degli organici), possa ancora dire la sua nonostante un inizio stentato.

Camerun – Serbia = 3 -3 (29° J.C. Castelletto, 63° V. Aboubakar, 66° E. M. Choupo-Moting, 45° + 1° S. Pavlovic, 45° + 3° S. Milinkovic-Savic, 53° A. Mitrovic)

– Leoni indomabili di nome e di fatto. I camerunensi, dopo esser passati in vantaggio col “friulano” Casteletto, si sono ritrovati sotto di 2 gol contro una Serbia autoritaria. Eppure, mai domi, appunto, sono riusciti a pareggiare grazie all’ entrata in campo di Aboubakar, che ha fatto la partita della vita. Certo, i serbi possono mordersi le mani, perché hanno gettato via una grande occasione, dopo aver perso nettamente col Brasile all’ esordio.

Però va detto, in questo match ci sono stati due Camerun: uno senza Vincent Aboubakar e un altro con lui. Infatti è stato il suo ingresso in campo a cambiare tutto e tenere in vita i suoi. La Serbia invece è stata distratta dalla questionabile scelta conservativa del C.T. di sostituire Milinković-Savić , quindi adesso dovrà giocarsi il tutto per tutto nell’ultima sfida contro gli elvetici.

Nel primo tempo è stato il Camerun a trovare un vantaggio iniziale, su calcio d’angolo con Castelletto, poi  la Serbia ha segnato due reti nel giro di tre minuti: prima con Pavlovic e subito dopo con Milinkovic-Savic. L’inizio di ripresa è stato di fatto il proseguimento della  fine di frazione, arriva il 3-1 della Serbia firmato Mitrovic. Il Camerun ha poi trovato un clamoroso pareggio grazie all’ingresso in campo di Aboubakar autore di una rete e un assist vincente per il compagno Choupo-Moting.

Corea del sud – Ghana = 2 – 3 (58° E 61° Cho Gue-Sung, 24° M. Salisu, 34° e 68° M. Kudus)

– E’ stata la partita più divertente e scoppiettante dei Mondiali, non la più bella, ma la più incerta sì. La Corea del Sud gioca, mentre il Ghana segna. Questa l’ estrema sintes del primo tempo.  Concreto il Ghana che, con Salisu e Kudus, riesce a capitalizzare al meglio 2 dei pochi palloni messi in area. Ma è una gara piena zeppa di emozioni e  aperta, alla fine pende verso gli africani, che rientrano così in corsa per la qualificazione.

Brasile – Svizzera = 1 – 0 (83° Casemiro)

– Neppure un allenatore come Murat Yakın, che per certi versi ricorda il grande Otto Rehhagel, cioè colui che arrivò sul tetto d’ Europa con l’incredibile Grecia del 2004, in quanto a rendere sì brutta qualunque  partita grazie ad artefici tattici però pure a centrare i suoi obiettivi, persino con i brasiliani, è riuscito ad avere la meglio sulla “Ginga”.

Anche se Neymar è l’assente di lusso, ci pensano Vinicius, la sua linguaccia per il momentaneo vantaggio è stata strozzata in gola da un fuorigioco di Richarlison, poi Casemiro, con un improvviso guizzo nel finale di gara, a portare agli ottavi il solito Brasile. Quel calcio danzato, dopo un primo tempo piuttosto brutto, è magicamente apparso nel finale e con un gol quasi da antologia i verdeoro riescono ad aggiudicarsi la gara più difficile e quindi volare tra le prime 16. Gli elvetici, dal canto loro, hanno disputato la classica partita di contenimento, come è prassi con un allenatore del genere, ma provando anche ad approfittare dei pochi spazi concessi dagli avversari. Nulla da fare, ora sarà spareggio con Serbia e Camerun. I Pentacampeões, come naturale che sia, vanno agli ottavi a passo di danza.

Portogallo – Uruguay = 2-0 (54° B. Fernandes, 90° + 3° B. Fernandes)

– Dove non arriva, in tutti i sensi, cioè nel suo tentativo di spizzarla, CR7 arriva Bruno Fernandes. Una doppietta che qualifica matematicamente i lusitani agli ottavi di finale, proprio come i brasiliani. Stessa lingua, evidentemente, anche calcistica.

I ragazzi dell’ eterno Fernando Santos fanno un  possesso palla decisamente maggiore durante il primo tempo, ma senza riuscire a creare grandi pericoli per i sudamericani.

Tuttavia, proprio all’ inizio della ripresa, grazie ad un tiro cross velenoso dalla sinistra, è Bruno Fernandes che sblocca il match. E’ 1 a 0, allora gli uruguaiani reagiscono e vanno più volte vicini al pareggio, prima con Suarez (entrato troppo tardi) e poi con Arrascaeta, ma nel finale si arrendono a causa di un rigore piuttosto ingiusto concesso dall’ arbitro (il giocatore dell’ Uruguay stava cascando a terra e quindi non poteva far altro che reggersi con la mano, anche se facendolo tocca il pallone) e trasformato sempre da Bruno Fernandes. E’ il 2 a 0 definitivo, che manda Ronaldo e soci agli ottavi e l’ Uruguay probabilmente a casa.

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