MONDIALI DI CALCIO. INIZIA  IL SECONDO TURNO: PRIMI VERDETTI.

di Marco Toccafondi Barni

– Galles – Iran = 0 -2 (90° + 8° Roozbeh Cheshmi, 90° + 11° Ramin Rezaeian)

– E’ un Iran che ha meritato, tambureggiante e all’ offensiva per tutto il match. Ma è anche un Iran che si inchina al sentimento medio della propria collettività,  infine: i giocatori cantano, pur a mezza bocca l’inno per tutta risposta i tifosi piangono commossi sugli spalti per un apparente amor di patria ritrovato. Gli imperi funzionano così, piaccia o meno ai satelliti.

La squadra dell’ Asia vive un ottimo finale di primo tempo, nonostante un gol giustamente annullato per un’ ingenuità su un fuorigioco che poteva non essere tale. Troppo altruismo o la paura di sbagliare da  parte di Gholizadeh ? Tuttavia è nella seconda frazione di gioco che, grazie a un palleggio eccezionale e ad alcune folate improvvise,  che l’ Iran vince la partita. Lo fa, come si dice dalle nostre parti, in zona Cesarini e grazie a Cheshmi e Rezaeian. La gara è stata vivace, soprattutto nei primi 30 minuti di gioco, di entrambi i tempi, ma sono state veramente troppo poche le occasioni da gol. Eccezion fatta per quello annullato.

Arrivano comunque 3 punti importantissimi per l’Iran che adesso, concidenza geopolitica, si giocherà il tutto per tutto, proprio contro gli odiati Stati Uniti, in una gara che martedì vedrà un bivio:  l’oblio oppure portare a casa una qualificazione storica proprio contro il mai amato egemone mondiale ?

– Qatar – Senegal = 1 – 3 (41° Boulaye Dia, 48° Famara Diédhiou, 78°. M. Mountari,  84° A. B. Dieng)

E’ una gara senza senza appello tra il Qatar e il Senegal. Il Senegal risponde, come era lecito attendersi, i padroni di casa invece no. Sono davvero troppa poca cosa e probabilmente si dovranno accontentare, in questo mondiale casalingo, dell’ unico gol di Mountari, peraltro molto bello.

Il Senegal concede poco, ma nel contempo è perennemente nella metà campo avversaria. Non crea molto, è vero, ma quel poco basta e avanza per un doppio vantaggio maturato tra il 1° e il 2° tempo.  La “banda Cissé” di fatto domina il match, ma tanta sicurezza le fa incassare quello che, probabilmente, resterà l’unico gol del torneo per i padroni di casa. Finisce 3-1: Qatar a casa e Senegal che se la vedrà con un sorprendendo Ecuadro.

Olanda – Ecuador = 1 -1 (6° C. Gakpo,  49° E. Valencia)

– La questione è semplice: Al Klalifa International Stadium doveva vincere l’ Ecuador. E invece un punto per uno.  I sudamericani dominano un bel primo vinto dall’ Olanda. Sì, i profeti del calcio chiudono i primi 45  in vantaggio, unicamente grazie ad un gol del solito Gakpo arrivato a inizio gara, ma anche grazie a un gol annullato all’ ottimo Estupinan per un fuorigioco millimetrico. Gli Orange, dopo aver sbloccato la gara nei primi minuti grazie, provano ad abbassare i ritmi di gioco, però subiscono lo stesso la reazione ecuadoregna. Alla fine il pari arriva, è opera ancora di Valencia, sempre lui, il capocannoniere del torneo con 3 gol, il risultato non cambierà, ma l’ Ecuador colpisce anche una traversa clamorosa con Plata,  un tiro straordinario. Al triplice fischio è 1 a 1. L’ Olanda è di fatto qualificata, la partita con il Qatar è solo una formalità da dover sbrigare ma niente di più, mentre l’ Ecuador, senza la stella luminosa di Manè nel Senegal, pare favorito per arrivare tra le 16 squadre più forti del mondo. Vedremo …..

Inghilterra – Usa = 0 – 0

Impero contro Impero. C’è la storia in campo, decisamente siamo oltre al calcio. Sì, perché si  affrontano la storia, l’egemonia, i padroni delle ultime due globalizzazioni della storia umana. Le due democrazie che si dichiararono guerra, eccome, in barba allo stupidario che lo racconta come impossibile e mai successo; con gli inglesi che, grazie alla loro straordinaria marina militare incendiarono addirittura la Casa Bianca. Oggi chi è l’egemone mondiale e chi ha abdicato è evidente, ma persino sul campo le parti potrebbero invertirsi  prima o poi. Chissà ? E infatti il match tra inglesi e Stati Uniti si chiude a reti bianche, 0 a 0, ma ad andare più vicini al gol sono stati gli “americani”, soprattutto con un legno clamoroso colpito dal loro miglior giocatore: il talentuoso Pulisic. Gli USA conquistano cosi il  primo pareggio a reti inviolate della loro storia ai Mondiali, in una gara non certo ricca di emozioni Nel complesso giocano meglio di chi il calcio lo ha inventato e soprattutto di chi un tempo era l’egemone sulla terra al posto loro.

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