Mobilitá Interna Basso Jonio, La Regione Calabria non risponde

La mobilità interna del basso Jonio cosentino é affidata alla divina provvidenza

Scala Coeli

La viabilità interna nel Basso Jonio cosentino è affidata alla divina provvidenza. I cittadini che attendevano una risposta concreta da parte della Regione rimarranno delusi. Dopo la cancellazione delle Province, titolari e responsabili della manutenzione delle principali strutture viarie territoriali, le strade e con esse le attese e la sicurezza dei tanti pendolari sono state lasciate al loro destino. Non ci sono in programma interventi di ripristino della viabilità sulle Provinciali 260 (ex Statale 108 Ter) e 200. Forse, si potrà sperare in un progetto futuro da finanziare con i Piani di Azione e coesione, di cui ancora però non si è nemmeno in fase embrionale. Il Governo Oliverio ha, così, posto una pietra tombale sulle speranze di chi auspicava ad un suo concreto intervento per togliere dall’isolamento paesi e centri urbani come San Morello e Scala Coeli, ennesimo emblema di una Calabria che non funziona e non da servizi.

È quanto afferma, con delusione, il Segretario Questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, che nel corso dell’ultima seduta assembleare dello scorso 22 Settembre (giovedì) ha posto un’interrogazione a risposta immediata alla Giunta Oliverio per sapere quali interventi avesse pianificato la Regione per far fronte alla grave situazione di isolamento in cui da quasi dieci anni sono costretti i territori interni del Basso Jonio cosentino.

Purtroppo – dice Graziano – dall’Assessore alle Infrastrutture, Roberto Musmanno, abbiamo ricevuto una non risposta. Solo demagogia da chi, invece, è stato chiamato a ricoprire, da tecnico, un ruolo amministrativo. In realtà Oliverio, anche in questa specifica situazione, ha abdicato al ruolo di governare una regione che ha tantissimi problemi ma anche tante risorse da cui poter attingere per far fronte alle esigenze dei cittadini. L’assessore ha risposto che la programmazione europea 2014-2020 non prevede investimenti sulle strade. Una considerazione del tutto opinabile, dal momento che lo stesso Fondo europeo di sviluppo regionale prevede canali di finanziamento per la mobilità. Le strade, del resto, non rientrano in questo sistema? Si valuti meglio, allora, la possibilità di intervento, ammesso che, probabilmente per troppa superficialità, si è stati “capaci” di rimandare indietro a Bruxelles oltre il 50% dei fondi della precedente programmazione! Proprio come se la Calabria non avesse bisogno di investimenti.

Questo e non solo questo. Perché – aggiunge il Consigliere regionale – ammesso che si possa avviare una programmazione regionale che preveda interventi risolutivi sulla viabilità interna del Basso Jonio, che è l’emblema dell’inefficienza statica dell’apparato pubblico ma purtroppo non l’unico caso in Calabria, il dato sconcertante è che la Regione, fino allo scorso 22 settembre, non si è preoccupata minimamente – ribadisce Graziano -, forse nemmeno ne era a conoscenza, della condizione di grave disagio, che perdura dal 2006, dei cittadini di Scala Coeli e San Morello. Le due strade provinciali che dall’entroterra collegano alla statale 106 sono crollate sotto le intemperie (di recente si è verificato un altro smottamento) e la sola strada comunale che tiene viva l’area è, tra l’altro, ufficialmente interdetta al traffico perché pericolosa. Oggi – conclude Graziano – l’unico modo per i cittadini di vedersi riconosciuto il diritto alla mobilità è rivolgersi alla divina provvidenza!

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