MARKETING A COLPI DI FLASH MOB

MARKETING A COLPI DI FLASH MOB UN’IDEA + UN’AZIONE SIMBOLICA, ALL’IMPROVVISO FUNZIONA, VEDI NOKIA, DECATHLON, EASYJET E DESIGUAL ROSSANO, Giovedì 14 Ottobre 2010 – Flash mob, la folla come evento. Raduno improvviso e gesto corale: così il marchio si fa lo spot. Da incontro spontaneo a strumento di marketing. Quindi non solo forma di protesta o divertimento, ma anche, uno strumento di comunicazione efficace, che lascia il segno. L’idea piace molto a varie industrie. Gli esempi di Decathlon, Desigual, EasyJet, Nokia lo confermano. Si sceglie un’idea, si fa circolare con il passaparola e Internet. Si fissa una data, un luogo e un’azione simbolica da compiere con tutti. I media faranno il resto. Questo è un fash mob ovvero un gruppo di persone che si riunisce all’improvviso in uno spazio pubblico mettendo in pratica un’azione insolita. Le sue forme possono essere le più varie, dalla battaglia dei cuscini al silent rave (ci si raduna dotati di lettori musicale e si balla in silenzio), o alla recente forma di protesta dei ragazzi di Livorno, i quali per protestare contro la mancanza di politiche giovanili in città, per alcuni secondi si sono fermati, indossando occhiali scuri puntando il dito contro il Palazzo Comunale. Il successo di questa nuova forma di comunicazione è confermato dalle aziende che, difatti, si sono già mobilitate. Desigual, brand spagnolo non poteva farsi mancare un flash mob, anzi un intero Kiss Tour 2010: fra le varie tappe c’è stata anche quella parigina dove si è tenuto un Kiss Party all’insegna del difendere la pace, la vita e l’amore universale, mentre i partecipanti sventolavano palloncini rossi a forma di cuore oltre ad indossare magliette offerte dal marchio spagnolo di abbigliamento. Alla fine si è concluso con un lungo bacio fra circa 3000 ragazzi. Sempre in Francia, i dipendenti di Decathlon hanno organizzato un flash mob sulle note di “Beat it” di Michael Jackson. EasyJet, la compagnia di volo low cost, nel Settembre scorso ha animato la Défense a Parigi con un lancio di migliaia di aerei di carta arancione dall’alto di un dirigibile. Fra questi, 20 biglietti andata e ritorno per due persone. Anche i marchi tecnologici così come la Nokia ha scoperto il flash mob. Infatti la nota società finlandese di telefonia e non solo, a supporto della campagna per Ovi, il suo store online ha realizzato un video con 100 attori nella sala della Borsa di Bologna senza lasciare nulla al caso. Farsi notare non ha prezzo. Non è detto che un buon flash mob riesca a colpire il pubblico. Spesso il successo è dato anche dal contesto. Ce l’hanno fatta gli studenti e ricercatori universitari francesi che nel Marzo del 2009 hanno dato vita ad una serie di flash mob per protestare contro i tagli dell’istruzione. Improvvisi raduni in cui centinaia di ragazzi leggevano a voce alta nelle strade più frequentate dai turisti, lezioni tenute nella stazioni metropolitane ma soprattutto lanci di scarpe contro il Ministero della ricerca imitando così il giornalista iracheno Alzaid che durante una conferenza aveva lanciato per protesta le proprio scarpe contro il Presidente degli Usa George W.Bush. Di sicuro un flash mob atipico, ma che ha fatto scuola

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