L’Università Estiva è stata inaugurata ieri sera a Soveria Mannelli presso la Biblioteca “Michele Caligiuri”

L’Università Estiva è stata inaugurata ieri sera a Soveria Mannelli presso la Biblioteca “Michele Caligiuri” dal linguista e professore universitario Ugo Cardinale. La manifestazione è stata introdotta da Mario Caligiuri, dell’Università della Calabria. Le lezioni proseguiranno giovedì con la lezione di Arturo Diaconale (Direttore de “L’Opinione” e Consigliere di Amministrazione della Rai) e venerdì con la lezione di Nicola Gratteri (magistrato e saggista). Per ragioni organizzative le due successive lezioni sono slittate di un giorno. Gli interventi saranno coordinati da Florindo Rubbettino dell’Università Università del Molise. Le lezioni del 17 e 18 settembre si terranno presso la Biblioteca “Michele Caligiuri” della Fondazione “Itajvlia Domani” in Corso Garibaldi 113 a Soveria Mannelli. L’iniziativa, seguita da Radio Radicale e dall’università telematica “UniNettuno”, è organizzata dalla Fondazione “Italia Domani” e dalla casa editrice Rubbettino. Nel corso della lezione inaugurale, Ugo Cardinale ha evidenziato la grande attualità per la società contemporanea del tema scelto per l’Università d’Estate. Infatti, ha detto il docente, attraverso le parole si manipola e si disinforma ma si costruisce anche la democrazia. A tale esempio, ha citato la Costituzione della Repubblica, dove sono state utilizzate 9.300 parole delle quali 2.002 dell’italiano di base che coprono oltre il 93 per cento dell’intero testo, indicando questa circostanza come la cornice entro la quale dovrebbe orientarsi una comunicazione pubblica al servizio del cittadino. Ha poi evidenziato che “oggi sopratutto nella comunicazione politica si usano parole che dal mondo delle cose vengono impiegate per definire i rapporti con le persone, con significative conseguenze negative sul piano etico. La lingua si evolve, le parole nascono, muoiono, cadono in disuso, rinascono, assumono significati nuovi: per esempio, il termine “palazzo” usato da Pasolini in un suo articolo sul “Corriere della Sera” da allora ha indicato anche il luogo del potere”. “Bisogna difendere la nostra lingua – ha proseguito – senza farsi colonizzare sopratutto dall’inglese: usiamo l’italiano che è una lingua bellissima”. Tantissimi sono i problemi che riguardano la lingua ma il docente ha evidenziato che “il congiuntivo è rispettatissimo” anche nelle canzoni musicali e a tale riguardo ha ricordato il testo esemplare di “Se telefonando”, cantato da Mina, scritto da Maurizio Costanzo e musicato da Ennio Morricone. Ha quindi ribadito l’importanza del riassunto, richiamando la sempre difficile comprensione del testo che avviene acquisendo delle tecniche. La conclusione che ha inteso svolgere Ugo Cardinale è fondamentale: occorre recuperare la dimensione della fatica dell’apprendimento superando l’invadenza delle tecnologie, poiché la Rete va usata con intelligenza, e sopratutto il permissivismo educativo ribadendo una considerazione di Paola Mastrocola: “Studiare è il gesto più rivoluzionario che possiamo compiere”.

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