LONGOBUCCO DIVENTA CITTÀ ENERGETICA

LONGOBUCCO (Cs), Sabato 6 Ottobre 2012 – Cogeneratore a biomassa solida per gli edifici adibiti ad attività didattico/culturale. NON CHIAMATELA CENTRALE! Non ha nulla a che vedere con i rifiuti, è capace di inquinare meno di dieci caldaie e tre caminetti messi insieme. Il progetto, grazie a due finanziamenti ministeriali di 700 mila euro, non supererà i 100 mq. Esecutivo e tecnici chiariscono ogni dubbio: rischi zero, benefici per tutti. Longobucco comune modello perché paese virtuoso: sarà in grado di rendersi autosufficiente dal punto di vista energetico, risparmiando sulle bollette e azzerando le emissioni di CO2, sfruttando nel rispetto dell’ambiente le grandi risorse rinnovabili di cui il territorio dispone. È dalla pulizia del sottobosco che si ricaverà la materia prima per il cogeneratore. È quanto hanno chiarito sia il Sindaco Luigi STASI che Davide FEDERICO, assessore comunale alle politiche energetiche, introducendo gli interventi dei tecnici intervenuti, ieri (venerdì 5 ottobre) al partecipato dibattito tenutosi presso l’affollata piazza Matteotti, moderato da Lenin MONTESANTO. – Il vero risparmio energetico – ha chiarito l’ing. Carmine BRESCIA, direttore ALESCO, l’agenzia per l’energia della Provincia di Cosenza – parte dalle piccole comunità. Come Longobucco. È la stessa Unione Europea a chiederlo. Si parla di fabbisogno energetico locale. La sfida europea di oggi – ha continuato – è quella di generare energia là dove l’energia si consuma. Perché il vero risparmio parte dal basso. Da qui l’esigenza di impianti piccoli, come quello progettato per Longobucco che non è non potrebbe essere una centrale – ha chiosato BRESCIA. “Gli enti locali e le politiche di sviluppo sostenibile” è il tema sul quale è intervenuto l’ing. Giovanni ROMANO, energy manager della Provincia di Cosenza, che ha incentrato la sua relazione sui benefici economici ottenibili con impianti di questo tipo. È stato l’architetto Francesco CAMPANA, progettista dell’impianto, che si è addentrato maggiormente nei dettagli tecnici del “Progetto di un cogeneratore a biomasse solida per gli edifici adibiti ad attività didattico/culturale del comune di Longobucco”. E lo ha fatto comparando esperienze analoghe e diverse, dimostrando, numeri alla mano, attraverso slide commentate, peculiarità e benefici dell’iniziativa progettuale di Longobucco, la più finanziata in Calabria dal Ministero dell’Ambiente, proprio perché innovativa. Tra i casi confrontati, il sito energetico a biomasse di Belgioso (PV), 25 volte più grande di quello che sarà realizzato a Longobucco, con metodi diversi di utilizzo delle risorse e affidamento del servizio a terzi. All’evento ha preso parte anche l’ing. Giacobbe BRACCIO, responsabile unità tecnologia del Centro Ricerca TRISAIA – ENEA. “La produzione di energia da biomassa, vantaggi e opportunità”, questa, in sintesi la sua relazione volta a dettagliare, principalmente la tecnologia della “gassificazione” e l’importanza della cogenerazione e delle biomasse per i piccoli impianti da fonte rinnovabile per lo sviluppo sostenibile. Al termine del dibattito, partecipato e vivace, con domande e questioni diverse poste dal pubblico, le conclusioni sono state affidate all’assessore provinciale ai lavori pubblici della Comunità Montana Destra Crati – Sila Greca Giovanni PIRILLO. Bisogna sfatare e svuotare di appeal – è stato, questo, il suo appello – la perniciosa quanto diffusa sindrome di NIMBY, acronimo inglese per “Not In My Back Yard” (= fate qualsiasi cosa, purché non nel mio cortile!) Occupazione e risparmio energetico, queste, per l’assessore PIRILLO le opportunità offerte dal progetto che ha tutte le autorizzazioni richieste e che è stato preceduto da tutti gli studi necessari. Ragion per cui – ha concluso – va evitato ogni forma di allarmismo esasperato, privo di fondamenta. – Ribaditi, dal Sindaco STASI, nelle sue risposte finali al pubblico, sia l’assenza di rifiuti nel progetto in questione, sia l’intenzione di continuare una battaglia di civiltà (attraverso la lotta ai predoni del bosco) per fare di Longobucco una Città sostenibile ed energetica, investendo con strategia sulle risorse naturali nonché risanando il bilancio dell’ente.

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