Lettera al Direttore: Un dializzato non può venire in vacanze in Calabria!

Caro direttore, mi chiamo Giuseppe Tomaselli e sono un collega pubblicista in pensione iscritto all’OdG della Sicilia.

Con la presente mi duole constatare quanto sia difficile per un dializzato poter godere di un periodo di vacanze (anche brevissimo quale potrebbe essere un fine settimana) a Crotone,

Ho cercato di organizzarmi per una settimana ma dall’Ospedale crotonese mi hanno detto che non accettano esterni per l’emergenza COVID.

Ho cercato cliniche private a Crotone ma non ho trovato nulla e l’unica alternativa potrebbe essere dializzare a Mesoraca.

Vista la distanza non è una soluzione ottimale considerato che affrontare un viaggio di rientro nel capoluogo crotonese dopo una seduta dialitica non è piacevole ne sicuro,

Attraverso la clinica (privata) presso la quale dializzo a Catania abbiamo inviato una pec al Direttore generale dell’Asp di Crotone per sapere la disponibilità di strutture in città o nelle immediate vicinanze.

Fino ad oggi non ha risposto,

Capisco i mali atavici della vostra Regione (fra i quali la carente sanità) ma in questo modo non si favorisce neanche il flusso turistico di soggetti con importanti patologie.

Abituato a vivere in contesti locali dove la presenza di centri dialisi pubblici e privati é massiccia (per evidenti interessi di pochi potentati o “baroni” universitari o peggio multinazionali della sanità) Le chiedo e mi chiedo come mai la Calabria ha questo ulteriore deficit, oltre alla carenza di collegamenti stradali, ferroviari e aerei? Avete delle località turistiche bellissime ma sembrano delle lontanissime oasi nel deserto difficilmente raggiungibili.

Perdoni lo sfogo ma, trascorre una settimana di vacanza nella “amata” Crotone, è un desiderio che ho da anni e che non riesco a soddisfare.

Cordialmente

G. Tomaselli

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