Lultima seduta consiliare è oggetto,da parte della minoranza, di pesanti e prolungati contestazioni. Due gli addebiti mossi: il mancato recapito dellemendamento al Piano di riequilibrio pluriennale del consigliere Leonardo Trento ai gruppi dellopposizione e il mancato rispetto dellorario dinizio del Consiglio da parte della maggioranza, in barba a quanto prevede lo Statuto ed il Regolamento. Il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato nellAssise del 21 scorso presenta, afferma il capogruppo dellUDC, Francesco Cosentino, unimportante lacuna contabile e finanziaria, in quanto in esso vengono eliminate la previsione dellimposta di soggiorno e la TOSAP. Questa manovra cozza con quanto normato dal D:L:35 del 2013, in base al quale si potrebbe rideterminare solo la parte relativa alla massa passiva del bilancio e non anche i capitoli di bilancio conseguenti alla massa attiva rappresentata dalla TOSAP e dallimposta di soggiorno. Questo nuovo Piano di riequilibrio rideterminato, prosegue lesponente di minoranza, si configurerebbe come sostitutivo del precedente Piano già approvato con delibera consiliare n.19/2013, costituendone una palese revoca delliniziale procedura di Pre Dissesto, espletata fuori dai termini perentori stabiliti dalla legge, per come chiarito dalla deliberazione n.22/2013 della Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti. In ogni caso lapprovazione del Piano, asserisce F. Cosentino doveva essere preceduta obbligatoriamente dal varo del bilancio di previsione e del Rendiconto nei termini di legge, adempimento questultimo che, nel caso del Comune di Cariati, è avvenuto in palese ritardo. Questo Piano di riepilogo finanziario si configurerebbe come una palese variazione di bilancio non attuabile, ribadisce lesponente di minoranza, in quanto ad oggi non risulta approvato nessun bilancio di previsione per lanno 2013. Ad oggi, puntualizza Francesco Cosentino non è stata messa in atto alcuna delle misure necessarie relativa allalienazione dei beni patrimoniali del Comune. Questa procedura di vendita rappresenta il punto cardine della sostenibilità delle misure di riequilibrio, individuate allinterno del Piano della procedura del Pre Dissesto e di impossibile realizzazione entro la fine del 2013 e negli anni a seguire. Molti dubbi ancora rimangono, prosegue Cosentino, sulla corretta quantificazione e valutazione dei residui attivi e passivi e sul loro mantenimento in bilancio, oltre alleffettiva quantificazione dei reali debiti fuori bilancio del Comune anche perché allo stato non risulta essere stato elaborato alcun piano di rateizzo e di rientro con i creditori comunali, come ad oggi, conclude Francesco Cosentino, non risulta attuata alcuna misura efficiente ed efficace al fine di aumentare le entrate per il recupero dellevasione tributaria. Lultima seduta consiliare, affermano allunisono i consiglieri di minoranza, è stata la riprova di quanto lattuale maggioranza sia incapace di affrontare i problemi amministrativi comunali e delle diversità di vedute, al proprio interno, sulle problematiche amministrative.
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