L’emergenza raccolta rifiuti 2012 è una delle problematiche più sentite

L’emergenza raccolta rifiuti 2012 è una delle problematiche più sentite che, al momento, le istituzioni di Cariati, Mandatoriccio, Pietrapaola, Scala Coeli, Terravecchia e Campana intendono affrontare come prioritaria e non più procrastinabile, in quanto la stagione estiva si sta avvicinando a grandi passi. Si avverte impellente l’esigenza di un tempestivo confronto ampio ma concreto che sappia trovare soluzioni urgenti ma particolarmente efficaci, al fine di evitare la grave crisi dei rifiuti solidi urbani subìta dalle popolazioni del basso ionio cosentino durante la stagione estiva del 2011. Ad affrontare la delicata ma grave problematica è l’esponente dell’esecutivo cariatese dell’API, l’avv. Leonardo Montesanto, vicesindaco di Cariati. “Quanto accaduto nell’estate 2011, dichiara l’avv. Montesanto in un comunicato-stampa, è ancora negli occhi e nella mente di tutti. Non sarebbe tollerabile né potrebbe essere compreso dalle popolazioni interessate un nuovo ritardo da parte di tutte le istituzioni coinvolte se, con l’aumento dei residenti estivi, il basso ionio dovesse ridiventare teatro di disagi inenarrabili da tutti i punti di vista: accumulo di rifiuti ai cassonetti, incendiati per strada, con effetti nefasti per la salute e l’igiene pubblica”. E’ necessario, sostiene l’amministratore cariatese, un incontro operativo urgente delle autorità comunali della vasta zona con i rappresentanti della provincia e particolarmente con quelli della Regione, nel precipuo obiettivo, finché si è in tempo, di evitare l’incubo dei rifiuti della stagione estiva del 2011, soprattutto nella consapevolezza che il territorio della provincia di Cosenza è privo di nuove discariche. “E’ necessario dunque, continua il vicesindaco Montesanto, porre all’attenzione del dibattito territoriale la necessità di condividere, anzitutto con le comunità di questa zona e con il governo regionale una strada seriamente ed efficacemente percorribile, a partire da oggi, ad ancora qualche mese dall’arrivo di migliaia e migliaia di turisti sulle nostre coste. Perché a quel punto, conclude Leonardo Montesanto, al di là di ogni dibattito o ipotesi su come costruire il futuro sostenibile della Sibaritide, ci troveremo, sotto casa e nelle nostre strade, ancora una volta invasi dalla spazzatura, con danni peggiori di quelli che, spesso, tutti diciamo di voler evitare”.

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