IL TRIBUNALE NON CHIUDERÀ. IL SINDACO RINGRAZIA L’ON. DIMA

IL TRIBUNALE NON CHIUDERÀ IL SINDACO RINGRAZIA L’ON. DIMA ANTONIOTTI: CI SIAMO INTERESSATI PRIMA DI ALTRI ROSSANO – Venerdì, 2 Settembre 2011 – Il Tribunale di Rossano non chiuderà. Massima attenzione da parte dell’Amministrazione comunale. Il Sindaco Giuseppe ANTONIOTTI si è adoperato e preoccupato, prima di chiunque altro in questa città, non appena si è paventata un’improbabile chiusura dell’importante presidio giudiziario. Grazie all’intervento del parlamentare, l’On. Giovanni DIMA, sono state avviate tutte le azioni politiche necessarie per scongiurare la soppressione del tribunale. Sono queste, in sintesi, le considerazioni del Primo cittadino sulla delicata vertenza che sta interessando, da più tempo e prima del Governo BERLUSCONI, le sorti del Palazzo di giustizia cittadino, inficiandone la sua stessa sopravvivenza. L’emendamento alla Finanziaria votato ieri (giovedì, 1 settembre) nella Commissione Bilancio del Senato – dice il Sindaco – apre una fase di prospettiva positiva sulle sorti del Tribunale di Rossano. Lo stesso emendamento, infatti, tiene in considerazione tutte quelle esigenze di natura territoriale e sociale che pongono le aree a rischio e disagiate, come la nostra, nelle condizioni di essere al riparo da rischi di chiusura. A tutto ciò – prosegue – si è giunti grazie all’intervento dell’On. DIMA che ha interloquito personalmente con il Ministro alla Giustizia, NITTO PALMA e con il senatore Valentino BENEDETTI, perorando le istanze della nostra comunità. Nei giorni scorsi – scandisce ANTONIOTTI – al contrario di quanto possa sostenere qualche consigliere comunale d’opposizione, distratto e per fortuna relegato in letargo dall’elettorato, mi sono incontrato più volte con il parlamentare DIMA per discutere della vicenda, riservandomi di incontrare personalmente, nei prossimi giorni, il Ministro PALMA. Come altre volte ho ricordato – insiste il Sindaco – preferisco lavorare in silenzio per il bene della Città, dei cittadini e dell’intero territorio. Non mi trovo in alcun guscio – continua – e resto impegnato quotidianamente con dedizione e abnegazione, sulle cose e su tutte le emergenze, lontanissimo mille miglia da proclami roboanti e dalle passerelle alle quali fino a qualche mese i rossanesi erano abituati.

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