«Il suo cane morde?»

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L’ossessione di Salvini per gli immigrati mi fa un po’ pensare a quei tizi che, incrociandomi mentre passeggio pacificamente con la mia cagnetta, debitamente tenuta al guinzaglio e tutta scodinzolante, si fermano, si fanno di lato, e con aria tra il sospettoso e il pavido mi chiedono: «Morde?»

Più volte, sentendo questa stupida domanda, mi è venuta voglia di rispondere: «Sì, ma non si preoccupi: morde solo le persone intelligenti». A qualcuno l’ho anche detto, ma ovviamente lui non ha capito la risposta.

È ben vero, come sa anche un giornalista da marciapiede come me, che un cane che morde un uomo non fa notizia: a fare notizia, viceversa, sarebbe l’uomo che morde il cane; dunque le cronache non raccontano quasi mai di eventi del genere. Tuttavia, ci sono pure sporadiche occasioni in cui effettivamente càpita che un cane morda qualcuno. Ma, da queste occasionali perdite di senno dei nostri più cari amici, nessuno deduce che tutti i cani guardino con l’acquolina in bocca le terga dei passanti. Succede molto, ma molto più spesso che un marito o un ex uccida la moglie, tanto per dire: ma non mi risulta che, per questo, tutte le mogli e le ex mogli vadano in giro indossando cotte di ferro. La mia, per esempio, non lo fa. Succede anche che qualche prete metta le mani addosso al suo chierichetto biondo e rubicondo, ma anche in questo caso non accade che tutti i fedeli ritirino dalle sacrestie i loro pargoli onde evitare che la conoscenza col curato si faccia troppo intima.

È purtroppo vero, certo che è vero, che fra i migranti in arrivo dalle terre più tormentate di questo tormentato mondo, ci sono anche alcuni malintenzionati, come è purtroppo vero che fra loro ce ne sono alcuni ai quali bisogna spiegare, se necessario anche a brutto muso, che qui da noi nessuno (a parte quei mariti ed ex mariti di cui sopra) si sogna di decidere come le donne debbono vivere o vestirsi, e che sta alle donne e solo alle donne decidere se, quando e con chi passare un po’ del loro tempo: queste sono le regole, bisogna dire a quegli immigrati: prendere o lasciare. Se lasciano, per loro qui non c’è posto.

Salvini non smetterà mai di gridare al lupo (nero, ovviamente), un po’ perché è davvero convinto che tutti gli immigrati siano stupratori e terroristi, un po’ perché gli conviene tenere alta la tensione e concentrare su questo problema, tutto sommato secondario, l’attenzione di chi ama delegare ad altri la fatica di pensare, mentre gli altri problemi passano in secondo piano, e magari vengono affrontati con soluzioni discutibili.

Io mi rivolgo invece a chi questa fatica se la vuole sobbarcare personalmente, per pregarlo di non lasciare che le soluzioni troppo facili e la ricerca di colpevoli troppo comodi lo faccia cadere nel tranello.

Io lo so che chi ama pensare con la propria testa non mi porrà mai, vedendomi passeggiare con la mia inoffensiva cagnetta, quella stupida e insopportabile domanda: «Morde?»

Giuseppe Riccardo Festa

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