
Lopposizione tenta, invano, di giocare con due mazzi di carte. Ma è evidente che si tratta di una partita truccata alla quale nessuno crede. È la stizzita replica del sindaco, Filippo Giovanni Sero, alle minoranze (compresi taluni partiti politici non rappresentati nel parlamentino di Palazzo Venneri) che lo avevano tacciato di immobilismo relativamente alla logorante questione dellospedale cittadino. Sero precisa: Costretti dallevidenza dei fatti, questi signori si dimostrano palesemente obbligati a riconoscere, evidenziare e condividere, con lamministrazione comunale, il senso e lopportunità di unità e coesione sulla vicenda del presidio ospedaliero. Però sulla stampa, ed altrove, si fa il contrario. A corto di motivazioni concrete, non si tralascia alcuna occasione per strumentalizzare tutto ed il contrario di tutto, pur di addebitare al sindaco, ogni responsabilità diretta o indiretta circa le sorti ed il futuro del Vittorio Cosentino. Quella rivoltagli è unaccusa del tutto strumentale, infondata ed a tratti puerile, formulata da chi è interessato soltanto a fare confusione per anticipate mire elettorali. Il protocollo sottoscritto un anno fa in prefettura, ed invocato dalle opposizioni, è stato anche possibile, spiega una nota ufficiale dellesecutivo civico, anche per lintervento e limpegno preciso e chiaro del sindaco, sostenuto dalla mobilitazione della collettività cariatese scesa in piazza nellagosto del 2009. Probabilmente quel protocollo è ignoto semmai a qualche oppositore che non ha dimostrato, in quella ed in altre occasioni, analogo interessamento diretto, salvo parole e polemiche sterili. Il primo cittadino rivendica, al contrario, massimo e costante impegno (doverosamente silenzioso) certamente più tangibile e verificabile di quanti preferiscono solo strombazzare e svendere aria fritta, ancorati ad interessi del tutto diversi dalla effettiva soluzione della questione ospedale. E ciò è abbastanza noto ai cariatesi. A giorni dovrebbe essere convocato un vertice col commissario straordinario dellAzienda sanitaria provinciale, differito per motivi di salute di questi, durante il quale pure si discuterà, assicura Sero, sullo stato delle attrezzature (destinate al probabile reparto di riabilitazione cardiologica, ndc) oggi non utilizzate e depositate presso la struttura. Infine, smentendo presunte omissioni del governo locale, si chiarisce che nellultimo consiglio, mentre il sindaco è doverosamente intervenuto affrontando e preoccupandosi della situazione di tutti i reparti, da parte dellopposizione ci è invece attardati sulla sola questione del Pronto Soccorso, sulla quale, invece, limpegno istituzionale dellamministrazione ha contribuito al raggiungimento di un risultato (la nomina del responsabile Domenico Urso) giudicato, così è parso, unanimemente positivo. Il calumet della pace non ha funzionato nemmeno questa volta, e lascia di guerra è stata immediatamente dissotterrata. A chi giova?
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