Il gruppo teatrale dell’IPSIA “G. Mazzone”, invitato al teatro comunale di Patti

CARIATI – Il gruppo teatrale degli allievi dell’Istituto Professionale di Stato “G. Mazzone”, invitato alla rassegna “Tindari -Teatro Giovani” in corso presso il teatro comunale di Patti e nel teatro greco di Tindari, in provincia di Messina, porta in scena domani mattina il “Processo a Gesù”, capolavoro assoluto del drammaturgo Diego Fabbri. L’adattamento è di Rocco Taliano Grasso, uno dei docenti responsabili del progetto con Luigi Fazio, Antonio Trento e le collaborazioni di Isabella Cosentino, Lina Romanazzi, Antonella e Pasquale Ascione (coreografie e musiche). I ragazzi dell’Ipsia sono impegnati da un decennio in un intenso e proficuo laboratorio teatrale, con risultati di prestigio in note rassegne di teatro scolastico nazionale, come il primo premio vinto a Vico Equense (Napoli) l’anno scorso con un adattamento dal “Don Chisciotte” di Cervantes, con il quale hanno inaugurato anche il teatro comunale di Cariati. “La rappresentazione – spiega Rocco Taliano Grasso, valente poeta e scrittore nostrano – tratta di un processo moderno a Gesù davanti a una corte tipica dei giorni nostri, con giudice, avvocato accusatore, difensore, testimoni nei panni dei seguaci e dei nemici di Gesù e personaggi comuni che si sollevano dal pubblico nel secondo atto in maniera imprevedibile e finiscono per rovesciare il verdetto di condanna, riscoprendo, alla luce delle loro vite tormentate, le ragioni più autentiche del messaggio cristiano. Un processo quindi tra presente e passato per un teatro senza unità di tempo e di spazio, a tutto teatro, in cui nessuno è esonerato dal parteciparvi”. Rappresentato per la prima volta nel 1955 a Milano, il “Processo” ha trionfato sui palcoscenici di tutto il mondo. L’idea nacque in Fabbri dal processo «politico» che un gruppo di giuristi anglosassoni aveva fatto nel 1933 a Gerusalemme e che si era concluso con l’assoluzione di Gesù. Fabbri realizza il documento di un’epoca confusa ed inquieta, dove l’uomo tanto più sente il bisogno di Dio quanto più se ne allontana, cercandolo, paradossalmente, per tutte le strade possibili: dagli amori disordinati alle esperienze angoscianti, fino alle improvvise folgorazioni del soprannaturale. La replica è prevista al teatro civico cariatese il 27 maggio.

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