Il gesto di intimidazione subito dall’amico e giornalista Pasquale Lojacono ci lascia esterrefatti e non ha bisogno di alcun commento

Il gesto di intimidazione subito dall’amico e giornalista Pasquale Lojacono ci lascia esterrefatti e non ha bisogno di alcun commento. Come al solito la mano di ignoti ha agito per spegnere la libertà di stampa e di opinione. Ovviamente qualunque siano le cronache riportate dalla stampa noi le teniamo in massimo conto, così come rispettiamo le opinioni di chiunque anche quando, e forse di più, non coincidono con le nostre. Riteniamo che tutti abbiamo il diritto di esprimere le proprie idee a maggior ragione se non coincidenti con quelle di altri. In altri termini, e parafrasando Voltaire, noi siamo pronti a dare tutto il nostro appoggio affinché chiunque possa esprimere, anche se in disaccordo con il nostro, il proprio pensiero. E’ la medesima tesi che noi sosteniamo da quando siamo presenti in Consiglio Comunale contro la delibera n.18 del 26 giugno 2011 che ha di fatto abolito la libertà di stampa all’interno della massima assise civica con l’unico intendo di non partecipare ai cittadini ciò che lì avviene o meglio consentendo di riportare solo ciò che dice, legittimamente, la maggioranza. Non a caso all’interno della sala consiliare, luogo deputato alla democrazia, vengono consentite le riprese audio – video solo a chi ha il bene placido discrezionale del Presidente del Consiglio. Crediamo fortemente che il dovere di riportare i fatti corrispondenti alla verità e alla realtà, anche se può dare fastidio a qualcuno, deve essere garantito e tutelato soprattutto da chi come noi rappresenta la sovranità popolare. Filomena Greco Tommaso Critelli

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