
La celebrazione per i diseredati delle terra è stata dedicata a Papa Francesco La nuova realtà musicale nasce dallunione del Coro dellIstituto musicale Donizetti di Mirto e del Coro polifonico Madonna del Rosario di Acri Uninteressante esperienza, che resterà nel cuore di ogni singolo partecipante, è stata vissuta con entusiasmo dal Coro Italia senza frontiere. Il qualificato gruppo di cantori calabresi, nei giorni scorsi, ha animato nella Basilica di San Pietro, presso la Città del Vaticano, la Missa pro Terrae Humilibus, celebrata da Sua Eminenza Cardinale Angelo Comastri. La celebrazione religiosa, per i diseredati della terra, è stata dedicata a Sua Santità Papa Francesco. Nel suo discorso del 5 giugno 2013 il Santo Padre ha parlato del sottosuolo dellesistenza, in condizione al limite, e a chi ha chiesto cosa si debba fare ha risposto: quello che dice Gesù: pregare, pregare per loro. I diseredati della terra sono oltre un miliardo e trecento milioni, in gran parte in Africa, ma anche nel resto del mondo. Dallalba della Creazione le donne hanno intonato inni sacri, cantato per le stagioni della vita e sono state responsabili della trasmissione della vita e della cultura alle successive generazioni. Oggi, come sottolinea Papa Francesco, la creatività e lenergia delle musiciste devono essere utilizzate più spesso per sollecitare riflessioni interiori e spirituali. Per questi motivi la Fondazione Adkins Chiti: Donne in Musica ha accolto linvito del Papa e ha commissionato a dieci compositrici (cinque argentine e cinque italiane) e dedicato allo stesso Pontefice la Missa Pro Terrae Humilibus. Ciò che rende particolare questo progetto è che mai prima nella storia della musica un gruppo di compositrici ha dato il suo contributo creativo nello scrivere le musiche per una messa dedicata al messaggio di un Pontefice vivente. Il Coro Italia senza frontiere, nato dallunione del Coro Polifonico Madonna del Rosario della Città di Acri e del Coro dellIstituto musicale Donizetti di Mirto Crosia, diretto dalla maestra Antonella Barbarossa ha avuto larduo compito di eseguire gli importanti componimenti durante la Missa celebrata da Sua eminenza Angelo Comastri. Per giungere allAltare Maggiore della Basilica di San Pietro, il gruppo di cantori deve essere caratterizzato da ampia professionalità. Solo il merito e loriginalità della produzione consente di raggiungere risultati cosi elevati come quelli che la musicista Barbarossa (compositrice ed esecutrice) sta ottenendo in ambito nazionale ed europeo. Quella realizzata nella Basilica di San Pietro è stata una prima mondiale con un parterre di compositrici tutto al femminile. Alla celebrazione hanno preso parte circa due mila persone. Una messa scritta in latino. La direttrice Barbarossa è fortemente legata alla lingua latina: <
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