Il Comitato Donne Cariatesi, unaggregazione spontanea di donne di vari gruppi e movimenti locali. Organizza per sabato, I giugno, a partire dalle 18 e 30, una manifestazione in ricordo di Fabiana, la ragazzina coriglianese trucidata dalla follia umana. Un corteo silenzioso partirà dalla villetta Padre Pio, sul Lungomare, per raggiungere piazza Lavoratori del mare a testimoniare la vicinanza daffetto allangelo volato in cielo, alla sua famiglia e a tutte le donne vittime di violenza. Lo scopo spiegano le organizzatrici è quello di riflettere sul senso della vita e sullo scarso valore che oggi a questo dono divino viene riservato. Dobbiamo ripensare il processo di educazione dei figli da parte delle famiglie e della scuola, oltre allinfluenza dei media e della rete nella formazione delle nuove generazioni. Quali valori veicoliamo? Quale strano senso dellamore insegniamo? La tragedia di Fabiana ha colpito come una sferzata la comunità cariatese che ha partecipato con intensa emozione e dolore al dramma, ed ecco perché il Comitato proporrà alle istituzioni competenti corsi di educazione allaffettività e allamore nelle scuole medie e superiori per prevenire forme precoci di aggressività. Limperativo categorico dice la signora Gemma Russo, una delle promotrici – è quello di proteggersi al primo cenno di violenza, senza sottovalutarlo per superficialità o per paura, e parlarne con i genitori sempre, anche quando sembra che tutto scorra nella normalità. La ferocia è subdola, si nasconde e si camuffa dietro mille maschere. Abbiamo il dovere di stanarla. Ma la non violenza, come diceva Ghandi, non può essere predicata: deve essere praticata.
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