Ci vuol coraggio per presentarsi di fronte ai propri cittadini, dopo il disastro del tribunale, senza il proprio mandato istituzionale in mano da consegnare ad una città colpita violentemente dalla propria incapacità. Ci vuol coraggio, ed infatti l’intera gerarchia del centro-destra locale, dal sindaco ai consiglieri regionali e comunali fino ai parlamentari, non lo hanno avuto, trasformando un incontro aperto al pubblico (vedi comunicato del sindaco) in una conferenza stampa chiusa ai soli giornalisti. La sostanza resta la stessa, ma si tratta dell’ennesima riprova di un centro-destra in pieno stato confusionale, che non sa più come coniugare il proprio attaccamento alla poltrona con gli evidenti disastri di cui è responsabile. Non si comprende davvero di quali fantomatiche nuove iniziative si dovrebbero far carico gli esponenti di questa classe dirigente, i quali pur di non assumere le proprie responsabilità, si stanno rendendo protagonisti di una vera e propria messa in scena, vomitando critiche sui partiti e sui sistemi di potere che hanno sostenuto (e continueranno a sostenere) nei momenti più scandalosi e sui provvedimenti più scellerati contro il sud. Questi signori hanno svolto negli anni il ruolo di vere e proprie talpe nel nostro territorio, inviati speciali e sciagurati della staffetta Berlusconi-Monti, tanto per fare degli esempi, oppure dello sbarratore di ospedali, Scopelliti. Questi signori sono, senza ombra di dubbio, responsabili di quanto sta accadendo non solo sulla giustizia, ma sulla sanità, sulle ferrovie, sui rifiuti, sulla depurazione eccetera: si tratta di veri e propri macellai dei diritti e della dignità del nostro territorio. È per questo che si rende assolutamente necessario che si mettano da parte, prima che scuoiano ogni altro residuo di potenzialità della nostra terra, dilaniandola di ogni prospettiva e potenzialità. Ciò che turba profondamente, invece, è che di fronte ad uno scenario così cristallino, costoro tentano goffamente di indossare i panni dei verginelli, cercando di scaricare le responsabilità a fantomatici sistemi di potere avversi oppure ai propri concorrenti elettorali. Non che il centrosinistra, a tutti i livelli, si possa dire privo di profonde e gravissime responsabilità, anzi, ma fare i puri e quasi le vittime quando si è stati al Governo (Berlusconi-Monti), alla regione (Chiaravalloti-Scopelliti) ed al comune (Caputo-Longo-Antoniotti) per decenni è una tesi insostenibile. Per risollevare il territorio c’è bisogno di liberare nuove energie, slegate dalle dinamiche e dalle fallimentari idee che, fino ad oggi, ne hanno determinato la profonda depressione. Movimento TERRA e POPOLO
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