Il caro autobus

Chi può batta un colpo e subito! Ad esempio, la Regione Calabria

Come al solito, anche quest’anno, ho raggiunto con la famiglia con l’arrivo della bella stagione la profonda Calabria ionica. 

Un lembo del nostro lungo Stivale in parte sconosciuto e irraggiungibile con il trasporto pubblico sia su ferro, sia su gomma. 

D’abitudine raggiungo nei fine settimana il nucleo familiare servendomi del servizio pullman di alcune aziende private, in modo da evitare i viaggi in auto: lunghi e fastidiosi.

Ebbene il costo delle singole tratte con partenza dal capoluogo partenopeo e sino a Crotone sono aumentati del 50%.

Un importo a doppia cifra che di sicuro scoraggia moltissime persone a raggiungere questo lembo sperduto del nostro bel Paese.

In un’estate all’insegna dell’italianità, per la nota pandemia, qualcosa va fatto e con urgenza. 

Tali località turistiche basano molto le loro economie sull’arrivo dei turisti durante i mesi estivi. 

Gli inaspettati aumenti dei biglietti comporterà delle serie conseguenze con ricadute preoccupanti per il corso dell’anno. 

Il rimedio?

Le aziende del trasporto privato vanno sostenute economicamente, affinché possano offrire dei biglietti a un costo ragionevole per le famiglie italiane già provate da un momento non tanto facile. 

Del resto, da queste parti del trasporto ferroviario neanche a parlarne. Una meteora. 

Tanto quanto, chiedo che i biglietti abbiano un prezzo pari a quello degli anni precedenti. 

Chi può batta un colpo e subito! Ad esempio, la Regione Calabria. 

Nicola Campoli

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